Abruzzo: edilizia e ambiente

Edilizia, al via il canone sostenibile
Circa nove milioni di euro in totale, di cui oltre due milioni di euro a carico della Regione e quasi sette di provenienza statale, per realizzare alloggi a "canone sostenibiile", ossia per famiglie disagiate: cassa integrati, diversamente abili, anziani, coppie giovani.

L’intervento, approvato dalla Giunta lo scorso 1 settembre con relativo recepimento del Decreto Ministeriale, è destinato ai Comuni che devono però contribuire con fondi propri pari al 14% del finanziamento totale. Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici, Mimmo Srour, durante la presentazione, in corso di conferenza stampa, dei ‘Programmi di riqualificazione urbana’.

I Comuni hanno 180 giorni di tempo dalla data di pubblicazione sul BURA, per presentare domanda. E’ ammessa la partecipazione dei privati. "Punteremo ad una diminuzione del costo del canone, ha affermato Srour, per un valore dello stesso che in alcuni casi potrebbe aggirarsi attorno ai 350 euro, valore che calerebbe ulteriormente in caso di cofinanziamento da parte dei privati".

"In Abruzzo, ha aggiunto l’assessore, la domanda relativa al fabbisogno abitativo è pari a circa a 10 mila richieste. Stiamo comunque procedendo ad una mappatura regionale pronta tra circa due mesi". Si tratta in alcuni casi, "se il ‘Programma’ lo prevede e pare sia così", di appartamenti che, stando alle esigenze di mercato attuali, mirate all’essenziale ed alla praticità, "saranno di piccole e medie dimensioni, specie quelli destinati alle giovani coppie".

L’intervento prevede, inoltre, opere di ristrutturazione delle infrastrutture dei quartiere caratterizzati da forte disagio abitativo. In fase di valutazione del punteggio, in sede di Commissione regionale, secondo SROUR, alcuni elementi avranno priorità su altri.

"Se il Programma di riqualificazione’, ha aggiunto Srour, prevede la realizzazione di alloggi dotati di tecnologie avanzate tali da favorire la sicurezza in casa, ne terremo conto, in sede di Commissione, trattandosi di una priorità nella valutazione del punteggio. Se i Comuni stipuleranno una convenzione con i privati per la gestione degli affitti, ha concluso, pure questo sarà un elemento da valutare nel calcolo del punteggio, insieme alla soddisfacente canteriabiltà da parte degli enti stessi".

Ciascun ‘Programma’ potrà essere finanziato, relativamente al totale dei fondi Stato-Regione, con un valore massimo di 1.315.789,47 euro destinati ai Comuni con densità abitativa sino a 15mila abitanti; e non meno di 4.385.964,91 euro, sempre in tema di stanziamento complessivo da parte di Stato-Regioni, per i Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti".
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Rifiuti: comincia il porta a porta in agricoltura
Il "porta a porta" comincia anche per i rifiuti agricoli. Lo ha annunciato  l’assessore all’Ambiente e alle Politiche agricole, Marco Verticelli, presentando l’accordo di programma "Impresa agricola pulita" sottoscritto dalla Regione, dalle Province, dall’Anci, dall’Arssa, dai Consorzi intercomunali per i rifiuti e dalle associazioni del settore agricolo.

"Per lungo tempo si è tentato di governare la questione dei rifiuti speciali derivanti dalle attività agricole – ha ricordato l’assessore Verticelli – spesso sono sorte difficoltà, con una diffusa discrepanza esistente tra le norme vigenti in materia e l’attuazione loro data, con questo accordo di programma la Regione, le Province e tutti gli altri sottoscrittori dell’accordo di programma, si propongono di realizzare un nuovo modello di gestione dei rifiuti agricoli, responsabilizzando tutti i soggetti interessati".

L’accordo di programma, proprio allo scopo di evitare lo smaltimento incontrollato dei rifiuti di origine agricola, prevede l’organizzazione di un servizio pubblico finalizzato alla raccolta differenziata, al recupero, al riciclaggio e al corretto smaltimento dei rifiuti, semplificando le procedure burocratiche a carico degli operatori agricoli, nel rispetto delle norme nazionali e regionali e riducendo i costi di gestione degli stessi rifiuti.

Il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti consisterà nella raccolta a domicilio (porta a porta), nella raccolta con ecomezzi, nel conferimento dei rifiuti in centri autorizzati di raccolta. Gli ecomezzi da utilizzare saranno cinque, di cui due a disposizione della Provincia dell’Aquila e i restanti a disposizione, uno ciascuno, alle altre province.
Il costo degli ecomezzi ammonta ad una somma di 700.000 euro e il loro acquisto sarà reso possibile dal cofinanziamento regionale di 450.000 euro, con spesa residua a carico delle quattro Province.

Inoltre i sottoscrittori dell’accordo s’impegnano a diminuire la produzione di rifiuti agricoli e l’utilizzo di frazioni compostabili per attività di tutela della fertilità dei suoli, favorendo l’autocompostaggio, l’utilizzo di contenitori a rendere e l’uso di materiali riutilizzabili. Infine la Regione s’impegna all’organizzazione e promozione di iniziative ed attività tecniche riguardanti i rifiuti compostabili derivanti dall’attività agricola e all’utilizzo del compost nelle pratiche agricole.

Fonte: www.regione.abruzzo.it

 

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