Alluvione Emilia, ecco i 210 milioni stanziati dal Governo

Sono 210 i milioni stanziati per il biennio 2014-2015 per il territorio modenese colpito dalla gravissima alluvione dello scorso mese di gennaio. I finanziamenti sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri nei giorni che hanno preceduto la Pasqua: “Abbiamo raggiunto un risultato importante, con quest’atto sono state riconosciute le giuste ragioni di un territorio già duramente provato dal sisma del maggio 2012” ha spiegato il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani.

Il finanziamento sarà destinato (per il 2014-2015) a privati cittadini e ad imprese che hanno subito importanti danni, ma verrà anche utilizzato per la realizzazione di interventi di messa in sicurezza idraulica e per il ripristino di opere pubbliche danneggiate dalla calamità naturale. Una parte dei fondi stanziati potrà anche essere utilizzata per garantire assistenza alla popolazione.

Il provvedimento appena emanato rappresenta un ulteriore rilevante balzo in avanti rispetto alle richieste che Errani, insieme ai sindaci Borghi e Fogli, aveva presentato al Governo: l’obiettivo è quello di assicurare nei tempi più rapidi possibili la ripresa delle zone nel territorio modenese.

Approfondisci il tema effettuando un salto indietro nel tempo e leggendo l’articolo Alluvione in Emilia Romagna, sospese le tasse per sei mesi.

Sulla questione si sono alzate anche alcune voci dissonanti: non si ritengono soddisfatti, in questo senso, i parlamentari modenesi del Partito Democratico Manuela Ghizzoni, Davide Baruffi e Stefano Vaccari, i quali battezzano il provvedimento come parziale e incompleto dal momento che “manca l’intervento fiscale per le zone terremotate che noi avevamo chiesto”. A parere di questo drappello di parlamentari “il Governo si era preso questo impegno visto che precedentemente c’erano state palesi dichiarazioni di intento in aula”.

Intanto prosegue il percorso di ripresa di una zona che nell’ultimo biennio ha subito un durissimo doppio colpo da ko, con il terremoto del maggio 2012 e, appunto, l’alluvione di quest’inverno: una strada da percorrere insieme, con privati cittadini, amministrazioni e Governo centrale posti gli uni di fianco agli altri.

 

 

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