Ambiente, revisione Codice e via libera a 15 opere

Sbloccate 15 opere
Il ministro dell`Ambiente, Stefania Prestigiacomo ha firmato 15 decreti che sanciscono altrettanti pareri positivi, sia pure in molti casi con prescrizioni, dando così il segnale di una forte accelerazione sulla Via. Il ministro ha firmato pareri che erano gia` stati rilasciati dalla vecchia commissione Via e che erano rimasti in attesa della firma, in alcuni casi a lungo. [….]

La firma dei 15 decreti da parte del ministro e` certamente anche un segnale politico rivolto alla commissione stessa, ricordando la necessita` di una forte accelerazione nel lavoro di esame progettuale e nei tempi per il rilascio dei pareri. La stessa Prestigiacomo aveva dichiarato, nel corso della sua audizione in Parlamento un mese fa, che l`obiettivo del ministero e` quello di smaltire tutti i procedimenti pendenti, che al momento sono 159, entro la fine dell`anno. 

Delle 15 opere sbloccate con i decreti la quasi totalita` riguarda impianti energetici o di trattamento rifiuti. L`unica opera infrastrutturale di trasporto interessata ai provvedimenti firmati e` il masterpian dell`aeroporto di Capodichino. Anche dall`esame dei 159 procedimenti pendenti si conferma come la grande maggioranza delle opere sottoposte a Via riguarda ormai centrali elettriche e a carbone, metanodotti, depositi di gas naturale, rigassificatori, progetti di ricerca di idrocarburi e, sempre piu` frequentemente, anche progetti di impianti di energie rinnovabili, soprattutto nel fotovoltaico e nell`eolico.

Gli altri decreti ministeriali firmati riguardano le due centrali di Presenzano (Ecofuture) e di Sermide-Carbonara Po (Edipower), le due piattaforme per il trattamento dei rifiuti tossici e nocivi di Macchiareddu (Casic) e Muggia (Teseco), la condotta sottomarina Campo Boa-Diga foranea per la raffineria di Gela, il metanodotto Enna-Montalbano Elicona, l`impianto di trattamento di rifiuti tossici e nocivi di Saluggia (Sogin), la modifica alla raffineria di Cremona, la centrale termoelettrica della Luminosa Spa, i siti di stoccaggio del gas naturale della Gas Plus italiana.

Fonti: www.ance.it e Il Sole 24 Ore
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Codice Ambientale
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un provvedimento che prevede la riapertura dei termini per revisioni ed integrazioni del codice ambientale per rispondere alle necessità di un adeguamento per il contrasto dei fenomeni emergenziali in alcune regioni, e di riordinare l’impianto sanzionatorio e della tutela risarcitoria per il danno ambientale.

Il provvedimento intende rispondere anche all’ esigenza di adeguamento della nostra legislazione a due nuove direttive comunitarie adottate, una sui reati ambientali gravi che dovranno essere considerati penalmente rilevanti in tutta l’Unione europea qualora siano commessi intenzionalmente o per grave negligenza, l’altra che ha modificato la direttiva-quadro sui rifiuti. Lo schema di disegno di legge prevede che vi sia tempo per l’adozione dei nuovi decreti legislativi correttivi sino al 30 giugno 2010.

"Si pone – spiega il ministro Prestigiacomo – una esigenza di riordino, razionalizzazione e snellimento delle normative in materia ambientale che si sono sovrapposte negli anni creando situazioni frammentate e a volte contraddittorie. C’è poi la necessità di operare un riallineamento alle normative europee per sintonizzare il nostro quadro legislativo a due nuove direttive, una sui reati ambientali gravi e l’altra sui rifiuti emesse negli ultimi mesi.

In materia di ambiente c’è bisogno di rigore ma anche di chiarezza. C’è bisogno di tutela ma anche di certezza di tempi e procedure. C’è bisogno una realtà normativa che non inneschi paralisi nei processi autorizzativi ma stimoli soluzioni condivise".

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