Appalti: l’Authority chiede regole chiare

L’AVCP torna sulla materia dei contratti pubblici con un nuovo Atto di segnalazione al Governo e Parlamento, che fa seguito a quello adottato nel 2008 e ad una serie di importanti indagini settoriali, nella convinzione che stabilità e chiarezza delle regole costituiscono, per tutti i servizi di valenza strategica per lo sviluppo industriale del Paese, elementi irrinunciabili.

Viene nuovamente sottolineata dall’Authority la necessità di armonizzare le diposizioni introdotte dall’articolo 23-bis con le discipline settoriali, al fine di evitare che un quadro normativo poco lineare possa disincentivare l’apporto di risorse private.

Un ulteriore fondamentale profilo riguarda la persistente mancanza di chiarezza sulle regole procedurali da osservare per l’aggiudicazione dei servizi, in considerazione del fatto che, nel nuovo quadro normativo, la gara diventa non soltanto il sistema ordinario di affidamento di tutti i servizi pubblici locali, ma anche il mezzo per tradurre in risultati tangibili gli obiettivi di concorrenzialità, efficienza e trasparenza cui la riforma si ispira.

L’Authority pone, quindi, in rilievo l’opportunità di codificare in modo compiuto tali regole, anche in ossequio ai principi comunitari richiamati dall’articolo 30 del codice dei contratti, predeterminando gli obblighi di pubblicità per l’affidamento da assolvere in ambito nazionale e sovranazionale, il metodo di calcolo del valore dell’affidamento, le relative soglie di rilevanza, i requisiti di partecipazione alle gare e le procedure di gara da seguire.

Importanti indicazioni vengono rese a proposito dell’affidamento a società miste e dell’in house providing, con peculiare riguardo al trasporto pubblico locale non ferroviario, per il quale la disciplina generale dell’articolo 23-bis deve essere coordinata con quanto stabilito dal regolamento CE n. 1370/2007 del 23 ottobre 2007.

Nell’intento di garantire una transizione ordinata verso l’esternalizzazione totale o parziale dei servizi gestiti dalle società in house conformi ai principi comunitari, l’Authority si pronuncia, inoltre, a favore di un’interpretazione del regime transitorio che possa agevolare un’attenta pianificazione della strategia di esternalizzazione.

Da ultimo, viene sottolineata l’utilità di un sistema di monitoraggio degli affidamenti, mediante l’attribuzione all’Osservatorio di competenze specifiche per la raccolta sistematica dei dati sull’andamento del rapporto concessorio, che consentirebbe di disporre di un importante supporto nella conoscenza delle problematiche di settore atto a circoscrivere le persistenti criticità del processo di liberalizzazione.

Fonte: www.avcp.it

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico