Basilicata: ritardi sulle opere pubbliche a Potenza

“Nella relazione illustrativa sul rendiconto di gestione esercizio 2009 è possibile avere un quadro dello stato di attuazione delle opere pubbliche quantomeno desolante.

Su 84 progetti solo 37 sono stati ultimati, 47 le opere non complete e solo 13 il cui stato di attuazione è pari o superiore al 50 per cento.

I ritardi nel completamento delle opere pubbliche nel Comune di Potenza è una regola e non un’eccezione come dovrebbe essere. Alcune opere che al 31 dicembre del 2009 non erano ancora complete risalgono al 2002, a ben otto anni fa”.

Lo comunica il Coordinatore dei gruppi di opposizione nel Consiglio comunale di Potenza Giuseppe Molinari che evidenzia “non solo i disagi dei cittadini costretti ad affrontare lo stress continuo causato dall’eccessivo traffico, ma anche l’impossibilità di restituire alla città spazi pubblici e la lievitazione, in alcuni casi, del costo iniziale delle opere pubbliche. Potenza – continua Molinari – è un eterno cantiere dove i lavori ultimati non sempre sono risultati essere utili o apprezzati dai cittadini”.

“E’ inaccettabile che alcuni degli interventi non siano ancora iniziati oppure siano cominciati senza però proseguire celeri verso il completamento.

Alcuni – prosegue – in particolare meritano attenzione: il progetto per il miglioramento dell’accesso ai poli ospedaliero e universitario, il nodo viario di Via del Gallitello, il collegamento Piazza Adriatico- Via Verrastro, il riordino viario di rione Cocuzzo, la riqualificazione del parco fluviale del Basento, di Piazza Mario Pagano, di Piazza Matteotti, di Bucaletto, di largo Isabelli, Via Serrao, largo Duomo, la ristrutturazione di Palazzo D’Errico, la riqualificazione degli ambiti urbani per la sistemazione delle strutture precarie e la manutenzione delle strutture urbane.
Ed ancora, niente si sa dei lavori previsti per Via Leoncavallo.

In particolare per quanto riguarda il nodo complesso di Via del Gallitello ora che la vertenza con il Comune del capoluogo è stata chiusa si spera che la ditta prosegua velocemente i lavori già in forte ritardo.

A tal proposito ritengo non sia stata una scelta giusta, alla luce dello stop ai lavori, la premialità che l’amministrazione vuole assegnare all’impresa qualora finisse prima del previsto l’opera”.

 
 Fonte: www.basilicatanet.it

 

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