Cantieri da sbloccare: piano Renzi credibile, l’opinione dell’ANCE

Crisi in edilizia: si intravede la luce in fondo al tunnel? La risposta non è ancora univoca, anche se qualche segnale di risveglio è percepibile (come l’aumento delle ore lavorate dello 0,6% nel mese di aprile).

Oggi l’ANCE presenterà l’Osservatorio congiunturale semestrale in materia, ma le anticipazioni lasciano presagire ancora un dato negativo per il 2015 (-1.3%) e praticamente neutro per il 2016 (-0.6%): l’associazione dei costruttori prevede, tuttavia, che la ripresa potrà effettivamente arrivare nel corso del prossimo anno, dopo nove anni di segno negativo, se il governo farà la sua parte con una politica di maggiore attenzione agli investimenti pubblici e all’incentivazione degli investimenti privati.

Proprio nella giornata di oggi l’ANCE presenterà anche un lavoro idoneo ad aiutare (e al tempo stesso incalzare) il governo a trovare misure, fonti di finanziamento e progetti che possono confluire nel piano di sblocco delle opere.

Nel report operativo redatto dall’ANCE sono evidenziati gli investimenti possibili (nuovi o da sbloccare) per un totale di 19,4 miliardi: la percezione è che questa volta il procedimento di sblocco delle opere implementato dal “team” Renzi sia realisticamente attuabile, a condizione che si prendano alcune misure necessarie. In sostanza, afferma l’ANCE, 14,9 miliardi di lavori si potrebbero sbloccare soltanto dando attuazione a provvedimenti già approvati o in corso, mentre 4,5 miliardi di investimenti potrebbero arrivare da progetti e proposte già all’attenzione del Ministero delle Infrastrutture, per cui però, è necessario trovare il finanziamento. Nella pratica, lo sforzo del governo in termini finanziari si aggirerebbe sui 4,5 miliardi mentre per il resto le risorse sarebbero già esistenti o sarebbero già programmate attraverso vecchi provvedimenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico