Consumo del suolo: le proposte dell’INU per il nuovo disegno di legge

La legge quadro nazionale in materia di consumo del suolo è in fase di stesura in queste settimane presso le commissioni riunite Ambiente e Agricoltura di Montecitorio. Attraverso tale strumento normativo (la rubrica del disegno di legge reca la dicitura “Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato”) gli estensori si propongono di introdurre “nella normativa vigente i principi fondamentali di riuso, rigenerazione urbana e limitazione del consumo di suolo, attraverso la tutela e la valorizzazione dell’attività agricola”. L’obiettivo è quello di giungere ad una riduzione progressiva del consumo di suolo coerente con l’obiettivo europeo del consumo di suolo zero al 2050.

Nel frattempo questa settimana sono emerse alcune proposte di modifica al disegno di legge in discussione: è stato l’INU, l’Istituto Nazionale di Urbanistica, a proporre infatti alcuni emendamenti di rilievo in materia. Ecco quali:
1. La previsione di una definizione più univoca e condivisa di consumo di suolo;
2. La messa a punto di strumenti di tipo fiscale o contributivo che stimolino concretamente le pratiche di rigenerazione urbana;
3. La predisposizione di un “Catasto degli usi e della qualità del suolo”, idoneo a quantificare e localizzare, oltre alle superfici agricole o comunque con suolo naturale, anche quelle che sono passibili di miglior utilizzo o riuso, in quanto sottoutilizzate o dismesse, tra le aree comunque urbanizzate;
4. L’eliminazione della disposizione che stabilisce che, trascorsi i tre anni dall’approvazione della legge, sia ammesso il consumo di una quantità di suolo pari al 50% di quello già consumato nei cinque anni precedenti perché andrebbero a premiare i comuni meno virtuosi.

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