Costruzioni, le imprese chiedono subito i cantieri

Si sono svolti il 14 maggio scorso gli “Stati generali delle costruzioni“ al quale hanno preso parte tutte le principali sigle delle associazioni imprenditoriali e dei sindacati del settore edilizio.

 Affidato a Paolo Buzzetti, presidente Ance, il compito di a dare voce alle richieste. Ci sono anzitutto i sette miliardi preassegnati a marzo dal Cipe al “fondo infrastrutture“ che vanno distribuite subito a opere che possano aprire i cantieri rapidamente.

«Abbiamo visto – dice il presidente dell`Ance – impegni e stanziamenti sicuramente importanti, il piano delle infrastrutture, un miliardo per la riqualificazione delle scuole, un miliardo per le piccole opere degli enti locali.

Condividiamo, ma questi impegni sono ancora sulla carta, annunci, programmi di la` da venire. Ora bisogna passare ai fatti concreti. Ci sono 250mila persone che corrono il rischio di perdere il lavoro».

E al Governo Buzzetti ha snocciolato un elenco in 12 punti che va dall`estensione della Cassa integrazione, al piano di housing sociale fino a una vera qualificazione delle imprese. «Stiamo stanchi di fare i prefetti e gli esattori fiscali per controllare i nostri fornitori» ha tuonato, chiedendo che siano le Prefetture a controllare i subappaltatori.

Il «manifesto» e` stato accettato in pieno da Silvio Berlusconi`. «Stiamo studiando – ha spiegato il premier – la possibilita` che i Comuni piu` bravi a risparmiare possano poi investire in infrastrutture». In pratica un allentamento dei vincoli che andrebbe a sbloccare proprio quelle piccole opere subito cantierabili tanto care alle Pmi dell`Ance e agli stessi sindaci sul territorio.

Il premier ha anche rivelato che e` allo studio un piano per le carceri da 1,5 miliardi, «un miliardo per nuove strutture e 500 milioni per la manutenzione».

Per le grandi infrastrutture Berlusconi ha posto in cima alla lista il terzo Valico («Da fare subito perche` Genova sta morendo»), ma ha anche ricordato proprio il piano per le piccole opere, i fondi per l`housing sociale e per l`edilizia scolastica. Alla fine comunque Berlusconi non si e` neanche soffermato sui dettagli degli impegni futuri:e ha subito detto si` alla richiesta di un tavolo a Palazzo Chigi al quale il premier ha detto di voler «intervenire personalmente».

Dal palco della Fiera di Roma Berlusconi e` tornato a parlare di  new town, proprio per chiedere l`aiuto dei costruttori in questo progetto: «Penso a un nuovo insediamento per ogni capoluogo di provincia – ha spiegato – da realizzare al 50% anche con i capitali privati, con il linguaggio architettonico del luogo». In cambio ai costruttori verrebbe offerto di tenere una parte dei nuovi alloggi destinati ai giovani che vogliono creare una famiglia.

Prima del capo del Governo e` intervenuto il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, che ha polemizzato con il suo predecessore Di Pietro ricordando come i soldi stanziati dal Governo per le infrastrutture «a cominciare da quelli assegnati dal Cipe il 6 marzo siano soldi veri». «A me sta il compito – ha precisato – di trasformarli subito in cantieri».

Fonti: Ance e Il Sole 24 ore 
 

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