Decreto del Fare, ecco il Programma ‘6000 Campanili’: un fondo per i piccoli Comuni

È denominato Programma “6000 Campanili” ed è un fondo dedicato ai Comuni più piccoli per la realizzazione di progetti specifici. Si tratta di un’altra novità che proviene ed affiora dal Decreto del Fare, entrato in vigore nella seconda metà di agosto: il programma prevede 100 milioni di euro per il 2014, destinati a piccole opere che verranno realizzate nei Comuni sotto i 5mila abitanti.

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Il Programma “6000 Campanili” prevede interventi infrastrutturali di adeguamento, ristrutturazione e nuova costruzione di edifici pubblici, ovvero di realizzazione e manutenzione di reti viarie nonché di salvaguardia e messa in sicurezza del territorio. Tra le tipologie di intervento ammissibili sono presenti:
– l’adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti;
– la ristrutturazione e rifunzionalizzazione di edifici pubblici;
– la nuova costruzione di edifici pubblici;
– la realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture accessorie e funzionali alle stesse o reti telematiche di ngn e wi-fi.

L’enunciazione del programma è posizionata al punto 9 dell’articolo 18 del Decreto del Fare, nella sezione riservata al rilancio delle infrastrutture.

Al fine di poter usufruire del contributo previsto verrà stilato l’elenco dei requisiti entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale (entro il 19 settembre). Una volta che le caratteristiche per i richiedenti saranno chiare, il 20 settembre, sarà emanato un decreto ad hoc per ufficializzare i criteri di accessibilità ai fondi messi a disposizione dal governo nel Decreto del Fare.

In seguito alla pubblicazione del decreto con tutte le istruzioni, i Comuni avranno poi tempo 60 giorni per inviare le domande per via telematica per richiedere di iscriversi all’elenco di beneficiari del piano di sviluppo e accedere ai finanziamenti.

Scarica l’avviso preparato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per facilitare la partecipazione da parte dei Comuni all’iniziativa.

Rimangono alcune perplessità da parte degli operatori nei confronti della gestione di questo conto destinato ai piccoli enti locali e sulla effettiva realizzabilità dei progetti che andranno presentati: è stato paventato, ad esempio, il rischio di vedersi bocciare istanze già avviate in sede amministrativa per mancanza di requisiti o problemi di natura economica. Si attende in questo senso la stipula della convenzione tra Ministero e Anci per un chiarimento generale.

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