Demanio, si comincia a tagliare sui costi degli immobili di Stato

È in fase di decollo la ghigliottina sui costi degli immobili dello Stato: proprio ad opera dell’Agenzia del Demanio sta infatti partendo la raccolta delle informazioni sui costi per l’uso degli edifici dello Stato e di terzi utilizzati dalle varie pubbliche amministrazioni al fine di effettuarne il controllo ed affrontare il percorso di riduzione ed ottimizzazione delle spese. La raccolta si concretizzerà entro il giugno del 2015.

Le amministrazioni che non forniranno i dati saranno segnalate alla Corte dei Conti: è pertanto di forte impatto il nucleo dell’azione che l’Agenzia del Demanio sta intraprendendo. L’Agenzia stessa ha inoltre chiarito che saranno due le tipologie di costi a bilancio: costi energetici, ovvero elettricità, gasolio, metano, gpl da una parte e costi gestionali, tra cui pulizia, conduzione e manutenzione impianti, dall’altra.

La raccolta dati dovrà essere completata entro giugno 2015 attraverso il Portale Pa dell’Agenzia diretta da Roberto Reggi: quest’ultimo oggetto è stato potenziato grazie alla nuova versione dell’applicativo informatico IPer (relativo agli indici di performance).

Per tutte le informazioni sul tema consulta lo Speciale dedicato ai Beni demaniali.

La nuova versione di IPer, infatti, conferirà la possibilità di creare un’imponente banca dati che permetterà allo Stato di superare l’attuale carenza conoscitiva su volumi ed andamenti dei costi energetici e gestionali sostenuti dai propri Uffici.

Per indagare il tema da un differente punto di vista consulta l’approfondimento della nostra specialista Antonella Mafrica intitolato La gestione antieconomica dei beni comunali può comportare danno erariale a carico del sindaco e del responsabile del procedimento.

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