Difesa del suolo, via libera al nuovo progetto di legge in Lombardia

La Giunta regionale ha approvato, su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l’assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti, il Progetto di legge ‘Norme per la difesa del suolo e la gestione dei corsi d’acqua della Lombardia’, che modifica e integra quanto previsto dalle leggi regionali 6/1973, 1/2000, 10/2003, 26/2003, 12/2005 per il governo del territorio e 31 del 2008.

Non si tratta di un Testo unico sulla difesa del suolo, ma di una serie di integrazioni normative specifiche su leggi regionali, per migliorare la governance nella materia e per una più efficace politica di intervento. Il Progetto di legge, elaborato in raccordo tra gli Assessorati Territorio, Ambiente, Agricoltura, Protezione Civile e Infrastrutture, passerà ora al vaglio del Consiglio regionale.

“Con questo Progetto di legge – sottolinea il presidente Formigoni – potenziamo alcuni importanti strumenti di prevenzione idro-geologica. In particolare: l’unificazione e la razionalizzazione delle funzioni di difesa idraulica, che vengono assegnate operativamente a Ersaf; il principio di invarianza idraulica, per cui le nuove abitazioni non possono scaricare l’acqua piovana nei corsi d’acqua ma smaltirle in loco; il rafforzamento dei compiti di polizia idraulica”.

A ERSAF L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI DIFESA DEL SUOLO – Le novità consistono in una serie di strumenti, di cui la Regione si dota per il governo del territorio e che vanno quindi a integrare e modificare la legge 12, per assicurare piena operatività alle attività regionali in materia di difesa del suolo. Prima riforma importante prevista è l’individuazione di Ersaf (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste) come ente che eserciterà le funzioni attribuite dallo Stato alla Regione in materia di difesa del suolo; all’Ersaf vengono riassegnate le funzioni che finora erano degli Ster, per dare omogeneità di azione a Regione Lombardia.

“A tale scopo – ha sottolineato l’assessore Belotti – Ersaf dovrà ovviamente riorganizzarsi, per esercitare importanti funzioni come la difesa del suolo, la polizia idraulica, le concessioni per grandi derivazioni e il servizio del pronto intervento sul territorio. Obiettivo di questa prima grande novità è proprio quella di assegnare queste funzioni a Ersaf e di metterla nelle condizioni di poterle esercitare al meglio”. Il Pdl prevede anche modifiche che rilanciano l’attività dei Consorzi di bonifica per la difesa del suolo nelle zone di pianura.

INVARIANZA IDRAULICA E IDROGEOLOGICA – La nuova normativa prevede il rispetto del principio della invarianza idraulica e idrogeologica, introducendo nei regolamenti edilizi e nei Piani di governo del territorio il calcolo e la definizione della trasformazione – edilizia e urbanistica – che si va a programmare.

“Con l’introduzione del principio dell’invarianza idraulica – ha ulteriormente specificato Belotti -, le nuove edificazioni non potranno più scaricare le acque meteoriche nei corsi d’acqua delle aree urbanizzate, ma dovranno dotarsi di pozzi perdenti, pavimentazioni permeabili o altre soluzioni per favorire il drenaggio delle acque piovane”.

“E’ l’avvio di una politica che Regione aveva già inserito nel piano di tutela delle acque – ha evidenziato l’assessore -, ma che qui viene rafforzata a livello locale e territoriale”. Il tema è essenziale: le acque piovane devono essere trattenute sul posto e scaricate gradualmente nel tempo. “Altrimenti – ha ricordato Belotti – accade come quando il Seveso, per piogge improvvise e anche non importanti ma che il corso d’acqua non riesce a smaltire, allaga la zona di Niguarda. Situazioni che hanno visto anche il Lambro e l’Olona nel Milanese, il Mella nel Bresciano e tutti quei bacini dove l’urbanizzazione ha completamente modificato i deflussi provocare ingenti danni”.

“Questa è una riforma importante – ha rimarcato l’assessore -che avrà una vasta ricaduta sul territorio regionale. Il Progetto di legge rimanda a una direttiva, che i tecnici stanno già scrivendo, che la Giunta emanerà successivamente”.

NUOVO IMPULSO ALLE FUNZIONI DI POLIZIA IDRAULICA – Un terzo aspetto importante del Progetto di legge è il rilancio dell’esercizio delle funzioni di polizia idraulica. “Vengono riprecisate alcune norme – ha sottolineato Belotti, ad esempio quelle della distanza che si deve tenere per costruire rispetto ai corsi d’acqua, ormai ampiamente aggrediti dalla cementificazione; gli introiti che deriveranno dall’esercizio della polizia idraulica saranno destinati alla manutenzione del territorio, per mantenere in efficienza i corsi d’acqua”.

Nel Pdl vengono poi date alcune indicazioni relative alla gestione del reticolo minore, che i Comuni in questi anni hanno poco gestito, e una parte di riordino di competenze tra Regione e Province in materia di usi delle acque, razionalizzando alcune funzioni. Il progetto di legge arriverà presto in Consiglio regionale e successivamente toccherà alla Giunta dettare quei provvedimenti attuativi che permetteranno la concreta applicazione della normativa.

Fonte: Regione Lombardia

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