Edilizia, 2014 buio in Italia: piccoli segnali positivi per il 2015

È stato un 2014 buio per il settore dell’edilizia in Italia, ma da più parti giungono piccoli ma rilevanti segnali di ripresa per uno dei comparti più gravemente colpiti dalla recessione. I dati emessi da Confartigianato constatano un calo del 6.9% con riferimento al valore della produzione (in evidente controtendenza rispetto alla media dei paesi dell’Unione europea che segna una crescita dell’1,9%).

Secondo le rilevazioni di Confartigianato, tuttavia, il settore delle costruzioni in Italia ha mostrato “un timido segnale positivo alla fine del 2014”: tra novembre e dicembre il valore della produzione ha infatti segnato una risalita del 2,3% a fronte di una flessione media dello 0,5% dei paesi dell’Ue. Rimane comunque il fatto che la forte crisi subita nello scorso anno ha cancellato oltre 13mila imprese artigiane (un calo del 2,4%).

“Di fronte a questo scenario – ha affermato il Presidente di Confartigianato Edilizia, Arnaldo Redaelli – emerge in modo evidente la necessità di misure strutturali per rilanciare le costruzioni e dare una scossa salutare a tutta l’economia italiana, assicurando una risposta alla domanda abitativa, infrastrutturale e di riqualificazione urbana“. A tal fine, ha concluso Redaelli, “è necessario far ripartire gli investimenti in infrastrutture, sbloccando la realizzazione di opere pubbliche a livello locale e modificando le regole del patto di stabilità interno. Inoltre, non è più rinviabile il piano contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza antisismica“.

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