Edilizia: agevolazioni sulle ristrutturazioni

Il semestre incrementa così il totale delle dichiarazioni di inizio lavori spedite dal 1998 al Centro operativo di Pescara dell’agenzia delle Entrate del 5,7%.

Rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso, si registra un calo dell’11%. E’ comunque il secondo valore assoluto da quando è in vigore la legge 449 del 1997 e, a confronto con gli anni precedenti, è superiore del 15,8% al primo semestre 2006, del 18% a quello 2005 e del 4,7% a quello del 2004.

Negli ultimi cinque anni, i periodi gennaio/giugno hanno incrementato il totale delle ristrutturazioni del 10% nel 2004, del 7,3% nel 2005 e nel 2007 e del 6,5% nel 2006.
[…] È solo il confronto con il 2007, vero anno record per questa disposizione tributaria, che non rende giustizia ai valori di quest’ultimo semestre.

Nei confronti dell’anno scorso, i valori regionali dei primi sei mesi 2008 sono diminuiti, secondo una media dell’8%. Ma va sottolineato che in alcuni casi c’è stato un incremento. Le regioni virtuose sono cinque, con aumenti medi del 5,3%. In particolare, la Puglia ha visto crescere il suo dato di un abbondante 8%, seguita dalla Sicilia che incrementa di quasi il 6%, dalla Basilicata e dalla Campania, entrambe con +5% e dalle Marche con +1,6%.

Fra le percentuali in negativo, da segnalare il decremento minimo registrato dall’Abruzzo, -3,2% e quello massimo della Sardegna, -30,6%. Le grandi regioni del Nord si attestano fra -11% (Emilia Romagna) e -21% (Veneto). La Lombardia registra nel primo semestre 2008 un decremento del 12,5%.

Ma se si confrontano i risultati di quest’anno con i primi sei mesi del 2006, che ha avuto una crescita progressiva in media con gli anni precedenti, si evidenzia un incremento totale pari al 15,8%, con una crescita media per regione del 18%.

Le percentuali territoriali sono tutte positive tranne tre sole eccezioni: la Sardegna, che subisce un decremento dell’1,2%, il Trentino Alto Adige, che diminuisce del 4,8% e il Friuli Venezia Giulia che registra pure un -14%. Per le altre 17 regioni, invece, c’è un trend di crescita del dato più che soddisfacente, con la performance migliore realizzata dalla Puglia, +51%, seguita dalla Sicilia, con +40%, dalla Campania, +37% e dalle Marche, +32%. Poi Emilia Romagna, Calabria, Basilicata e Molise, con un aumento medio del 25%. Le altre regioni sono comprese fra il +20% della Liguria e il +11% dell’Umbria. Chiudono la graduatoria, prima delle già dette percentuali negative, Valle d’Aosta e Veneto, rispettivamente con +3 e +2%.

L’andamento dei singoli periodi di questo primo semestre, vede il dato di giugno diminuire rispetto a maggio del 4,2%, ma in aumento del 9,3% su aprile, del 28% su marzo, del 64% su febbraio e più del doppio di gennaio (+109%).

I valori assoluti per regione di giugno, ultimo mese rilevato, rappresentano una graduatoria conforme ai mesi precedenti. Al primo posto, la Lombardia, con 8.270 dichiarazioni di inizio lavori, affiancata sul podio da Emilia Romagna e Veneto, rispettivamente, con 6.786 e 4.217 raccomandate spedite al CoP. Quarto il Piemonte (3.216) seguito da Lazio e Toscana (2.517 e 2.350). Con più di mille richieste di detrazione fiscale, troviamo nell’ordine, Liguria (1.585), Friuli Venezia Giulia (1.376), Trentino Alto Adige (1.272), Puglia (1.243) e Marche (1.110). Con più di 500: Sicilia (990), Campania (853), Abruzzo (626) e Umbria (541). Chiudono la classifica Sardegna (458), Calabria (245), Basilicata (121), Valle d’Aosta (107) e Molise (99).

La classifica delle province italiane si presenta, in giugno, quasi identica a quella di maggio. Le prime sei posizioni restano invariate. Al settimo posto sale due gradini Venezia che era nona. Ne scende uno Bergamo che era settima e diventa ottava. Perde un posto pure Brescia che, ottava in maggio, passa alla nona posizione. Entra nella top ten, saltando con un solo balzo cinque gradini – da quindicesima a decima – Vicenza. Ne fa le spese Trento che scende al tredicesimo posto.

La speciale top ten delle province su base semestrale non presenta novità degne di rilievo. Un gradino più in alto Bergamo e Brescia e due più in basso per Venezia. Nella classifica dei primi sei mesi del 2008 non compare Vicenza, fra le prime dieci posizioni, e al suo posto c’è Firenze che invece in giugno si è posizionata solo dodicesima.

Fonti: Fisco Oggi e Agenzia delle Entrate

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