Edilizia: il settore a consulto contro la crisi

L`Ance chiama a raccolta tutte le associazioni delle costruzioni per mettere a punto una politica e una proposta da presentare al governo per uscire dalla crisi.

E la proposta vede gia` d`accordo alcune componenti dell`industria delle costruzioni.  
E che trova in sintonia anche l`Aniem, l`associazione delle pmi del settore dell`edilizia e delle costruzioni, presieduta da Fabrizio Marchi, che chiede, come l`Ance, il rilancio vero del Piano casa del governo, ora che si e` sbloccato l`impasse con le regioni, e lo sblocca-cantieri per le piccole e medie opere subito cantierabili, proposta che l`Ance ha presentato tempo addietro al tavolo con il ministro delle infrastrtuttre Altero Matteoli e che trova d`accordo anche Confindustria e sindacati.

Dunque, l`unitarieta` del settore nelle sue varie parti sociali sembra esserci ma quel che manca e` l`iniziativa pubblica.
«Per questo abbiamo deciso di fare gli stati generali che significa chiamare tutte le sigle delle costruzioni e i sindacati per fare un ragionamento sui provvedimenti da prendere di fronte della crisi che adesso sta esplodendo», ha sottolineato il presidente nazionale dei costruttori, Paolo Buzzetti.

E’ necessario puntare sull`edilizia eco-compatibile e sul piano casa e poi insistiamo molto su riforme piu` strategiche – ha aggiunto -. E` il momento di toccare le riforme strutturali che si dovevano mettere in campo prima ma che non si sono mai fatte.
Mettere mano alla riforma del sistema di qualificazione delle imprese, una revisione del sistema fiscale, la semplificazione delle procedure amministrative per migliorare la vita delle aziende».

«La conferma degli sgravi fiscali per il risparmio energetico, il cosiddetto 55%, va bene ma non e` sufficiente, cosi` come la rottamazione degli elettrodomestici legata alla ristrutturazione edilizia. Serve ben altro e noi stiamo elaborando una proposta. Inoltre, servono regole», ha continuato Buzzetti, «Sulle nuove costruzioni vorremmo riconosciuta e certificata la qualita` dove viene fatta.

Ogni Regione propone i suoi incentivi ma dobbiamo costruire regole. Incentivi sul piano fiscale per chi costruisce il nuovo in questo senso e anche per gli acquirenti. Noi chiediamo incentivi sulla trasformazione del patrimonio edilizio in questo senso tutte le forze politiche sono d`accordo.
A breve presenteremo al governo una sintesi di queste proposte. Sara` una proposta innovativa».

"Inoltre – ha concluso -, stiamo lavorando perche` il governo conceda l`allentamento del patto di stabilita` per far partire il piano delle piccole e medie opere da 3,7 miliardi immediatamente cantierabili, cosi` come stanno facendo i governi di Francia e Spagna".

Finco ha proposto misure a sostengo della domanda del settore residenziale, «un intervento a medio termine che preveda il concorso dello stato nella copertura di una parte degli interessi derivanti dall`accensione dei mutui bancari contratti dalle famiglie per l`acquisto dell`abitazione principale.

"Tale provvedimento – sottolinea -, avendo carattere anticongiunturale, si applicherebbe agli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2009». E puntare sul risparmio energetico.

Infine, l`Aniem Confapi ha ricordato che a rendere piu` pesante la situazione e` «il diffuso ritardo dei pagamenti da parte delle amministrazioni.

Fonti: www.ance.it e Italia Oggi

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