Edilizia: la Lombardia cerca la luce in fondo al tunnel

La crisi del settore delle costruzioni continua ad incidere pesantemente sulle difficoltà dell’Italia: la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana, ma alcune amministrazioni regionali sono speranzose che agendo nella maniera corretta il settore possa essere rivitalizzato.

“I numeri parlano chiaro: in Lombardia gli investimenti negli ultimi 5 anni, in questo comparto, sono calati del 27 % per un totale di oltre 6 miliardi di euro, con quasi 50mila posti di lavoro persi. Nel resto d’Italia la situazione non è migliore. Dovere delle Istituzioni è quello di intervenire, tra l’altro, tagliando una burocrazia che soffoca la voglia di investire”. E’ quello che afferma l’Assessore al territorio, urbanistica e difesa del suolo della Regione Lombardia Viviana Beccalossi durante il suo intervento al Congresso del Consiglio nazionale degli ingegneri, a Brescia (leggi in proposito, su Ingegneri.cc, l’intervista all’ing. Carlo Belardi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia ed anfitrione della manifestazione).

Secondo le stime rilasciate dall’Ance, in Lombardia tutti i comparti di attività continuano a registrare perdite produttive, ad eccezione degli interventi di recupero abitativo: gli investimenti in abitazioni (circa 13 milioni di euro) nel 2012 evidenziano una riduzione del 6,5 % in quantità. Il comparto che risente in maniera maggiore dell’impatto della crisi risulta poi essere quello dell’edilizia residenziale.

“La Regione Lombardia – continua l’Assessore – ha iniziato questa legislatura con la consapevolezza che la semplificazione è necessaria per dare ossigeno all’economia. Non è un caso che la prima legge approvata consenta la chiusura entro il 30 giugno del 2014 dei circa 300 Piani di governo del territorio (Pgt) non ancora approvati, permettendo lo sblocco di 3mila cantieri, per un valore di mezzo miliardo di euro in investimenti”.

Inoltre l’Assessore Beccalossi ha affermato che dopo l’estate, vedranno la luce due altri provvedimenti fondamentali in questa direzione: in prima istanza è prevista della revisione della legge 12/2005, che regola aspetti fondamentali come il territorio, la casa, l’ambiente e il paesaggio e che necessita di un rinnovamento in cui sarà privilegiata la semplificazione degli iter autorizzativi.

Ed è poi in preparazione una legge per la difesa del suolo, che renda ancora più efficaci le politiche di prevenzione del rischio idrogeologico e presidio del territorio, tema su cui la Regione sta lavorando con un programma di investimenti finanziato con 150 milioni di euro. “In entrambi i casi – ha concluso l’Assessore – chiediamo alle categorie professionali come gli ingegneri un contributo concreto in termini di idee e proposte: credo infatti che le scelte riguardanti questi argomenti debbano dipendere meno dalla politica e dalle logiche da campanile e più dagli oggettivi riscontri dei tecnici”.

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