Edilizia residenziale, 75 milioni per aiutare i giovani toscani

Tra le misure varate dalla giunta per i giovani si parte con la casa che è anche quella con il maggior stanziamento: 75 milioni in tutto, tra aiuti per gli affitti e contributi all’acquisto.

45 milioni per gli affitti
“Il 35 per cento dei giovani tra 30 e 34 anni vive con i genitori – ricorda il presidente Enrico Rossi -, 30 mila giovani ogni anno”. Lo fanno non per loro scelta, ma perchè, senza autonomia economica e con contratti precari, non possono fare altrimenti.

La Regione ha deciso di stanziare 45 milioni in tre anni con cui aiutare, ogni anno, almeno a 10 mila giovani. Una delle ipotesi dei mesi scorsi era quella di destinari i contributi anche ai venticinquenni. “Abbiamo preferito concentrarla sui giovani tra 30 e 34 anni per essere più incisivi – chiarisce ai giornalisti Rossi – Almeno all’inizio”.

La famiglia da cui i giovani provengono dovrà non avere, l’anno precedente alla domanda, un Isee superiore a 40 mila euro, ovvero l’indicatore della situazione economica. Il reddito personale non dovrà superare i 35 mila euro, nè i giovani dovranno avere chiaramente case di proprietà o quote più grandi di un 30 per cento su tutto il territorio nazionale.

Se la coppia ha figli, avrà priorità nella graduatoria. I contributi varieranno tra 1800 a 3.000 euro l’anno, a seconda del reddito, per salire fino a 4.200 euro nel caso di figli.

30 milioni per acquistare casa
Altri 30 milioni la giunta li ha invece stanziati per dare una mano ai giovani che, una casa, la vogliano proprio comprare.

“Una misura – spiega il presidente Rossi – con cui pensiamo di aiutare un migliaio di giovani”. Il meccanismo è semplice: se i giovani si impegnano all’acquisto, per i primi tre anni potranno contare su un affitto calmierato, ma avranno anche un prezzo di favore sull’immobile da spuntare alla fine. E un contributo, pari circa al 25 per cento del valore, andrà anche al costruttore che l’immobile lo venderà, a condizioni agevolate.

Tecnicamente è una locazione con patto di futura vendita.

I requisiti per accedere al contributo non variano rispetto al sostegno sull’affitto: Isee al massimo di 40 mila euro della famiglia di origine, non più di 35 mila euro l’anno di reddito personale, nessuna casa di proprietà o quote superiori a 30 per cento su tutto il territorio nazionale.

Gli immobili, messi a disposizione dai privati attraverso un bando regionale, non dovranno poi essere ville o case di lusso (quelli catastalmente ricomprese nelle categorie A1, A8 e A9); non dovranno avere una superficie netta superiore a 95 metri quadri e il prezzo di futura vendita non dovrà superare quello medio rilevato dall’osservatorio dell’agenzia del territorio. Avere figli costituisce anche in questo caso un criterio di priorità.

I giovani riceveranno un contributo di 10 mila euro come sostegno al pagamento dell’acconto sul prezzo di futuro vendita.

Il costruttore o l’operatore che comunque mette a disposizione la casa riceverà un contributo pari al 25 per cento suo valore, da computarsi in riduzione del prezzo stesso.

L’affitto a condizioni agevolate potrà durare al massimo cinque anni. Se al termine il giovane ci avesse ripensato o fosse in difficoltà per procedere all’acquisto, potrà richiedere il rinnovo del contratto per altri cinque anni. Chi acquisterà la casa non potrà rivenderla per almeno cinque anni.

Fonte: www.regione.toscana.it

 

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