Edilizia scolastica: 480 milioni a disposizione degli Enti locali

È partita l’operazione #Sbloccascuole che contribuirà a finanziare interventi di edilizia scolastica e la realizzazione di nuove scuole attraverso un spazio finanziario di 480 milioni di euro. Le risorse economiche sono state recuperate attraverso la Legge di Stabilità 2016, che ha provveduto a slegare le risorse dai vincoli di bilancio.

Scarica il pdf dell’avviso pubblico relativo al bando emesso il 2 febbraio.

Sono ammessi alla selezione gli Enti Locali proprietari di edifici scolastici: ad essere ammesse sono le spese per gli interventi avviati dai Comuni grazie alle risorse messe a disposizione dalla legge 89/2014, che ha sbloccato dal patto di stabilità 122 milioni per ciascuno degli anni 2014 e 2015. Per “avviati”, si legge nel bando, si intendono i lavori per cui l’aggiudicazione provvisoria sia avvenuta prima del 1 gennaio 2016.

Potranno accedere all’operazione anche le spese sostenute da Province e Città metropolitane con le risorse (50 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016) sbloccate dalla Legge di Stabilità per il 2015. Saranno considerati candidabili gli interventi che hanno già beneficiato dell’esenzione dai vincoli di finanza pubblica, ma in modo parziale rispetto alle richieste di Province e Città metropolitane.

Gli Enti locali proprietari di edifici scolastici, interessati a utilizzare le risorse disponibili, dovranno accedere al sito della Struttura di Missione per il coordinamento per gli interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica, compilare il form per l’iscrizione e seguire le istruzioni per presentare domanda entro le ore 23.59 del 1 marzo 2016. Gli Enti locali potranno presentare la propria richiesta attraverso il proprio legale rappresentante o il suo delegato. Ogni Ente locale potrà ottenere una propria Username e Password attraverso la registrazione anagrafica del proprio legale rappresentante o suo delegato, compilabile al primo accesso sul portale SbloccaBilancio.

Le domande potranno essere presentate anche da Comuni, Province e Città metropolitane che hanno sostenuto spese come cofinanziamento degli interventi finanziati dal Decreto Mutui. Le richieste potranno anche essere riferite a spese relative al 2016 non rientranti nelle precedenti categorie.

Nel caso in cui le domande superino la disponibilità di spazi finanziari previsti, le risorse potranno essere ripartite in modo proporzionale alle richieste presentate. Va ricordato, per il corretto svolgimento delle procedure di assegnazione che gli enti beneficiari degli spazi finanziari saranno tenuti al monitoraggio degli interventi mediante la comunicazione puntuale dello stato di avanzamento lavori alla Struttura di missione di Palazzo Chigi.

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