Efficienza energetica, nuovo Piano UE

La Commissione ha pubblicato la comunicazione “Energy efficiency plan”, che introduce un pacchetto di misure per razionalizzare i consumi di edilizia pubblica e privata, settore industriale e produzione energetica. L’obiettivo è di tagliare i gas serra dell’80-95% entro i prossimi quarant’anni. A breve, il Piano sarà trasformato in una proposta di legge.

Gli sforzi compiuti dall’UE per affrontare i cambiamenti climatici, rispettando il fabbisogno energetico europeo, rientrano nella strategia Europa 2020.

Questa strategia prevede tre obiettivi quantitativi da raggiungere entro il 2020:
–  ridurre le emissioni di gas serra del 20%,
– ricavare il 20% dell’energia da fonti rinnovabili,
–  tagliare del 20% il consumo energetico.

Se sul fronte emissioni e rinnovabili si è sulla buona strada, per il consumo si registrano forti ritardi.

Da qui la volontà della Commissione di raddoppiare gli sforzi, delineando una strategia a lungo termine per trasformare l’Unione europea in un’economia a basse emissioni di CO2, ma pur sempre competitiva.

Efficienza energetica
Il nuovo piano per l’efficienza energetica, che tra l’altro potrebbe aiutare le famiglie a risparmiare ben 1 000 euro all’anno sulla bolletta di luce e gas e contribuire a creare fino a 2 milioni di nuovi posti di lavoro, sollecita:
– i governi a ridurre il consumo di energia in almeno il 3% degli edifici pubblici ogni anno e a tener conto dell’efficienza energetica nell’acquisto di beni e servizi
– le imprese a tagliare il consumo energetico negli edifici commerciali;
– un’ulteriore riduzione del consumo degli elettrodomestici
– una produzione più efficiente di energia elettrica e calore
– requisiti di efficienza energetica per gli impianti industriali
– la pratica dell’audit energetico nelle grandi aziende
– la realizzazione di reti e contatori intelligenti, che consentano di ridurre i consumi e calcolare i risparmi.

Nei prossimi mesi la Commissione presenterà alcune proposte legislative per queste misure.

Economia a basse emissioni di CO2
La tabella di marcia verso un’economia competitiva a basse emissioni di CO2  illustra come l’UE possa ulteriormente tagliare le emissioni di gas serra, ad appena il 5-20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050, diventando al tempo stesso più competitiva.

Servirebbero però ulteriori 270 miliardi di euro di investimenti all’anno in tecnologie verdi e trasporti, infrastrutture, come reti elettriche intelligenti, e tutela dell’ambiente. Questi andrebbero ad aggiungersi agli attuali investimenti che ammontano in totale al 19% del PIL dell’UE.

In parte potrebbero contribuire i risparmi, dell’ordine di 175-320 miliardi di euro all’anno, derivanti dalle minori importazioni di petrolio e gas.

Fonte: Commissione europea

 

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