Emilia Romagna: parte da Rimini il nuovo Piano territoriale regionale

"Con questo Ptr vogliamo, partendo da Rimini realizzare un ampio confronto con la società civile per costruire una strategia di sviluppo del territorio regionale per i prossimi anni. Abbiamo la capacità di fare un ulteriore salto di qualità". Lo ha detto il presidente della Regione Vasco Errani concludendo a San Giovanni in Marignano il confronto con le comunità locali sul nuovo Piano territoriale regionale.

"La nostra identità sta nella capacità che abbiamo sempre avuto di conciliare economia e qualità sociale delle nostre comunità. Questo è il valore aggiunto con cui dobbiamo affrontare le sfide della globalizzazione e le sue contraddizioni. Rimini con il suo sistema di eccellenze, molto più avanti di quanto gli stessi osservatori ci riconoscono, ha un ruolo fondamentale per rafforzare tutto il sistema Emilia-Romagna e fargli fare ulteriori passi in avanti".

In dettaglio l’incontro di Rimini
"Una Regione attraente: verso il Piano territoriale regionale" è il primo degli incontri con le istituzioni, le categorie economiche e sociali, per discutere e raccogliere indicazioni sulla proposta di Ptr – il principale strumento di programmazione della Regione, che dovrà ridisegnare a 15 anni di distanza dal precedente il "sistema Emilia-Romagna" del futuro, e che è stata approvata dalla Giunta regionale nell’estate scorsa.

Al centro dell’incontro riminese, il ruolo e le prospettive della città, non solo come capitale del turismo, ma anche come cuore della "Città Adriatica", ovvero quel complesso e vasto sistema territoriale, urbano ed economico che va da Rimini a Ferrara, un arcipelago di città e cittadine unite da 120 km di statale – e che costituisce una realtà importante e peculiare per il sistema regionale. Sia sotto il profilo economico con realtà produttive di assoluta eccellenza, sia sotto il profilo ambientale e culturale.

Aprendo i lavori l’assessore regionale Luigi Gilli ha sottolineato che "la Romagna è una vera e propria unica città, una città diffusa, un conglomerato straordinario di paesaggio, attività, flussi di conoscenza e invenzioni sociali e imprenditoriali, che da Cattolica si snoda oltre il Delta, e va fino all’Istria. Il Ptr nella sua fase conoscitiva ha anche lo scopo di accompagnare i pensieri e i desideri del territorio adriatico, del riminese, in una strategia che esalti una originalità di un territorio in continua mutazione, non comparabile allo sviluppo del policentrismo classico e padano".

Nel tracciare lo scenario socio-economico della città Adriatica, il presidente della Provincia di Rimini Ferdinando Fabbri ha detto che "il nuovo Ptr dovrà cogliere i temi aperti e difficili dell’innovazione della costa, facendo proprie le proposte attente e serie che Comuni e Province avanzano. Il nostro territorio fa della sostenibilità non un semplice riferimento ideale ma un elemento costitutivo della nostra competitività".

Le prospettive di sviluppo e di qualificazione della Città Adriatica sono state affrontate, nel corso di una tavola rotonda coordinata dal sociologo Aldo Bonomi, dagli assessori regionali Duccio Campagnoli (Attività produttive e piano telematico), Guido Pasi (Turismo e commercio) e Alfredo Peri (Trasporti e mobilità).

fonte: http://www.regione.emilia-romagna.it/

 

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