Emilia Romagna: edilizia e ambiente

Fondi per l’edilizia residenziale pubblica
Ammontano a 67 milioni di euro le nuove risorse della Regione per la casa: 56 milioni sono destinati al Fondo per i “tremila nuovi alloggi”, gli altri 11 ad interventi vari (5 per abbattere le barriere architettoniche, 5 per abitazioni previste dai ‘contratti di quartieri’ e un milione aggiuntivo per il sostegno all’affitto).

E’ questa la scelta fatta dalla Giunta regionale con la manovra di assestamento di bilancio 2008 che – su un totale di 101 milioni euro per le spese di investimento in conto capitale – ne destina quasi il 70% ad accrescere l’offerta di alloggi di edilizia sociale e all’abbattimento delle barriere architettoniche. Una delibera di Giunta, proposta dall’assessore alla programmazione territoriale Luigi Gilli, permette l’avvio della realizzazione degli interventi sul territorio regionale (nella tabella allegata i dati divisi per provincia).

Gran parte dei 67 milioni di euro – ovvero 56 milioni, che si aggiungono ai 90 già stanziati –  andrà ad alimentare il Fondo di rotazione costituito per finanziare il bando “3000 alloggi”, la cui dotazione sale a oltre 146 milioni e consente di arrivare a sostenere la realizzazione di 2.449 alloggi e 632 posti letto. Il fondo di rotazione serve ad abbattere l’onere degli interessi sui mutui agevolati, in modo tale da recuperare nel tempo i contributi anticipati e ricostituire la disponibilità di risorse necessarie per finanziare altri interventi.

Con le nuove risorse la Regione nel triennio 2005-2008 realizza quasi un terzo di quanto previsto nel programma regionale casa “10 mila alloggi in dieci anni”. "Con un fondo di rotazione di 146 milioni di euro– ha sottolineato l’assessore Gilli – sarà possibile realizzare un ricorso al credito bancario di quasi 285 milioni di euro."

Gli alloggi destinati alla locazione sono 1.659, mentre quelli destinati alla proprietà sono 790 (il 32,3% del totale). Tra le due tipologie di locazione, permanente e a termine, prevale nettamente quella  permanente: 1.337 su 1.659 alloggi, pari a circa l’81% del totale. Tredici interventi per 155 alloggi e 577 posti letto saranno realizzati con il ricorso alla finanza di progetto.

Interventi per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche
L’assestamento di bilancio rifinanzia con 5 milioni il Fondo per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle abitazioni private, istituito con la legge 13/89. Nuove risorse che si aggiungono ai 7,7 milioni di soldi regionali stanziati lo scorso anno: con questi fondi è stato possibile erogare un contributo a 2.017 soggetti, dei quali 1.873 affetti da invalidità totale e 144 da invalidità parziale. Il fabbisogno rilevato per il 2008 ammonta a 11,6 milioni di euro ed è relativo a 2.705 domande di contributo. I 5 milioni di euro permetteranno di soddisfare le attese di un altro rilevante numero di cittadini e di erogare contributi di poco inferiore alla metà del fabbisogno.

Contratti di quartiere
Cinque milioni andranno a sostenere la realizzazione di alloggi a canone sostenibile previsti dai Contratti di quartiere, firmati con i Comuni per il recupero di quartieri ed aree degradate dei centri urbani.

Contributi alle famiglie bisognose
La Regione ha portato, sempre con la manovra di assestamento 2008, il proprio fondo per il sostegno all’affitto da tre a quattro milioni di euro. Nel periodo 2005-2008 sono stati resi disponibili in Emilia-Romagna contributi a per 115,7 milioni di euro. Nel 2007 ne hanno usufruito quasi 49mila famiglie.
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Parco dei Gessi Romagnoli
Nasce un nuovo parco di 2.042 ettari e 4.022 di area contigua, che dalla valle del Sillaro arriva sino a Brisighella nella valle del Lamone. Il Parco Regionale prende avvio oggi, con l’approvazione da parte della Giunta dell’Emilia-Romagna dell’atto costitutivo del Consorzio di gestione.

 Il Piano triennale delle aree protette  sottolinea l’assessore regionale all’ambiente Lino Zanichelli -, che ci accingiamo a varare in autunno sarà l’occasione per un ulteriore sviluppo della rete dei parchi presenti in Emilia-Romagna".

L’area protetta, che era stata formalmente istituita con la legge regionale n. 10 del febbraio 2005, è situata tra le Province di Ravenna e di Bologna e comprende uno dei più importanti affioramenti gessosi d´Italia. Il coordinamento da parte della Regione del tavolo di confronto tra le organizzazioni produttive, le Province e i Comuni coinvolti ha permesso di superare alcuni mesi fa gli ultimi scogli che ancora ostacolavano l’avvio del Parco regionale, attraverso la sottoscrizione insieme agli enti locali dell’accordo con le organizzazioni professionali agricole per valorizzare le attività del mondo rurale.

Approvato dalla Regione l’atto costitutivo, spetta ora agli enti locali – Comunità Montane del Santerno e dell’Appennino Faentino, i Comuni di Brisighella, Casola Valsenio, Riolo Terme, Borgo Tossignano, Casalfiumanese e Fontanelice – approvare lo statuto del nuovo ente e poi nominarne gli organismi: il presidente, il comitato esecutivo, il collegio dei revisori, il comitato tecnico-scientifico e da ultimo, ma per importanza, la consulta costituita da una rappresentanza degli agricoltori operanti nel Parco. Svolti questi adempimenti la Regione potrà attivare a favore della nuova Area Protetta le risorse finanziarie per le spese di primo impianto e di gestione, che saranno equamente ripartite tra la stessa Regione e gli enti facenti parte del Consorzio.
 

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

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