Energia: ferma la realizzione di nuove centrali

Segna uno sconfortante zero assoluto il saldo della nuova potenza elettrica autorizzata dal ministero dello Sviluppo da luglio 2007 al giugno scorso per le centrali in grado di irrobustire davvero lo scenario del grande mercato nazionale del kilowatt, quelle con potenza superiore ai 300 megawatt. Lo comunica lo stesso ministero nella relazione inviata a Parlamento con tanto di giustificazione che suona come un`esplicita ammissione del blocco.

Nel quadriennio 2003-2007, trainato dalla liberalizzazione elettrica ma anche e soprattutto dalle facilitazioni e semplificazioni normative dei decreti sblocca centrali innescati dall`ex ministro del precendente governo Berlusconi, Antonio Marzano, nuove installazioni e riconversioni di vecchi impianti elettrici avevano preso vigore.

Ma ecco le nuove lentezze delle autorizzazioni regionali. Ecco il blocco per il rilascio della Via (la valutazione di impatto ambientale) dell’ex ministro all’Ambiente Pecoraro Scanio e il riesame chiesto dal Ministero dell`Ambiente nel giugno 2007 di tutte le Aia rilasciate prima dell`entrata in vigore del Dlgs 59/2005 di recepimento della normativa comunitaria, che avrebbe dovuto facilitare ulteriormente le opere.

Un riesame «che ha coinvolto ben 31 impianti, di cui 13 hanno gia` avviato la procedura di rinnovo dell`Autorizzazione integrata ambientale, mentre gli altri 18 sono tuttora sottoposti a istruttoria da parte del Mse» notano gli analisti di Quotidiano energia, osservando che «nel 2008, peraltro, si sono svolte 10 Conferenze dei Servizi con all`ordine del giorno la situazione di queste centrali».

In 12 mesi un progetto, in realta`, e` riuscito ad arrivare in porto. Quello presentato da Edison per il risanamento ambientale dell`impianto di Marghera Azotati «che pero` prevedeva solo la sostituzione di due turbogas con altri di migliore tecnologia. Quindi senza l`aggiunta di nuovi megawatt» fa notare sempre Quotidiano Energia.

Sono ben 12 tra le centrali gia` autorizzate al momento sottoposte a ricorso amministrativo ai vari Tar regionali o al Consiglio di Stato, come si evince dalle tabelle che corredano la relazione ministeriale.

Se qualcosa sembra comunque farsi largo si tratta, a ben vedere, di impianti autorizzati prima del blocco. E` il caso della nuova centrale da 800 megawatt a turbogas (come tutte quelle di nuova costruzione in Italia) di Enipower ed Egl nell`area petrolchimica di Ferrara. L`impianto e` in fase di collaudo e sara` operativo all`inizio del prossimo anno.
Ma anche qui si tratta di una riconversione di una vecchia centrale ad olio combustibile inquinante. E la riconversione era stata comunque autorizzata definitivamente prima del blocco deciso da Pecoraro Scanio.

Retaggio delle vecchie autorizzazioni ante-blocco anche la nuova centrale Eon da 800 megawatt a Livorno Ferraris (Vercelli), finalmente operativa (doveva esserlo nel 2005) entro pochi giorni.

Fonti: www.ance.it e Il Sole 24 Ore

 

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