ERP Napoli, 477 nuove case e recupero immobili confiscati

 ”Costruiamo case di qualita’ per una nuova edilizia sociale”.

Ruota intorno a questo slogan la strategia di comunicazione per la rinnovata attivita’ dell’Istituto Autonomo per le Case Popolari di Napoli.

I nuovi obiettivi dell’Ente sono stati illustrati dal Commissario Straordinario, Carlo Lamura.

Nel corso dell’incontro con la stampa – cui hanno preso parte l’assessore regionale all’Urbanistica Marcello Taglialatela ed il presidente di Federcasa Luciano Cecchi – e’ stato anche presentato il Convegno – promosso dall’Iacp con la Regione Campania ed in collaborazione con Federcasa – in programma domani a Napoli.

In apertura verra’ proiettato un video che ripercorre i centocinque anni di storia dell’Istituto. Un viaggio – raccontato anche da un pamphlet – che da un lato sottolinea la valenza urbanistica ed architettonica di numerosi interventi dai primi del Novecento ad oggi, dall’altra individua le sfide del futuro in tema di edilizia residenziale pubblica.

Il Commissario dell’Iacp di Napoli oggi ha anticipato le cifre piu’ significative del nuovo piano costruttivo.

Sono 477 i nuovi alloggi (di cui 210 gia’ in avanzata fase di costruzione e oltre 11 locali commerciali) che lo Iacp della provincia di Napoli ha messo in cantiere.

Si tratta di nuove abitazioni in costruzione o in fase avanzata di progettazione. Tutti gli insediamenti sono basati su uno studio che punta al valore della riconoscibilita’ culturale, urbana ed architettonica e, soprattutto, ai principi della sostenibilita’ in termini di tutela ambientale ed impiego di fonti energetiche.

Ulteriori attivita’ in corso dell’Iacp di Napoli puntano su specifici e innovativi interventi: il cohousing; il recupero di immobili confiscati alla criminalita’ organizzata.

Inoltre, in linea con la legge regionale 19 del 2009, modificata con il cosiddetto ”piano casa” nel gennaio 2011 (approvato dal Consiglio regionale), sono in fase di elaborazione proposte di riqualificazione urbana di insediamenti caratterizzati da particolari contesti di degrado del capoluogo campano. Si tratta dei rioni San Francesco, San Gaetano, Campegna, Amendola, Giacinto De Sivo e del sito in Largo Caterina Volpicelli.

Fonte: Asca

 

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