Esiti della riunione del 31 ottobre della Conferenza delle Regioni

La Regione Umbria, a capo della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del Territorio della Conferenza delle Regioni, ha reso noti nei giorni scorsi gli esiti della riunione del 31 ottobre: le nuove NTC, rispetto al DM 14 settembre 2005, sono più coerenti con l’esperienza e la cultura italiana in materia, ma necessitano, prima dell’approvazione e dell’entrata in vigore, di una fase di sperimentazione e partecipazione, da definire con apposite norme.

La Commissione ha approvato una serie di proposte per la corretta applicazione delle Norme Tecniche, proposte che potrebbero diventare emendamenti alla Finanziaria 2008:

1) un periodo transitorio di almeno 18 mesi per l’operatività della revisione delle NTC;
2) una sperimentazione sugli edifici strategici;
3) un monitoraggio della fase transitoria e un prolungamento della scadenza del 2008 per il controllo degli edifici pubblici di cui all’ordinanza 3274/2003;
4) modifiche agli articoli 94 e 104 del DPR 380/2001, il Testo unico dell’edilizia, tra cui: controllo preventivo sistematico per le opere non statali, strategiche e rilevanti, controllo su campione pari ad almeno il 10% dei progetti depositati per gli altri interventi.

Nello stesso incontro sono stati esaminati anche i "Criteri per la classificazione sismica del territorio nazionale", approvati dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici con il voto n. 36 del 27 luglio 2007. I nuovi criteri non incideranno sulla progettazione in sicurezza degli edifici, poichè l’input sismico previsto dalle NTC proposte non dipende dalla classificazione sismica del territorio. I criteri proposti, basati sull’accelerazione di picco, non tengono conto, come dovrebbero, del danno atteso, sia per il modo in cui è attualmente determinata l’accelerazione, sia perché esistono altri parametri più rigorosi da considerare. Infine, la classificazione sismica incide sulla pianificazione territoriale e su procedimenti amministrativi di medio/lungo periodo.
Questi i motivi per i quali sarebbe utile sospendere i lavori di definizione dei nuovi criteri e impegnarsi in una riflessione più meditata, al fine di garantire una validità per un lungo periodo.

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