Expo 2015 Milano: un profondo cambiamento nel territorio

Tre miliardi e duecento milioni di euro di investimenti sulle infrastrutture direttamente collegate all`Expo 2015. E un deciso impulso alla realizzazione del trittico delle grandi opere di mobilita` che la Lombardia aspetta da anni: Pedemontana, Brebemi e Tangenziale est esterna di Milano (per un investimento complessivo pari a 7,7 miliardi) e al raddoppio della rete metropolitana cittadina entro il 2014. La vittoria milanese sulla rivale turca Smirne sara` anzitutto un grande volano per le infrastrutture di territorio, troppo a lungo rinviate ma necessarie per sostenere la mobilita` diffusa della grande Milano e la competitivita` delle imprese lombarde.

In particolare, i 3,2 miliardi messi a bilancio dal comitato Expo 2015 sono divisi in quattro macro capitoli di investimento. Le opere di preparazione tout court del sito espositivo (padiglioni, torre Expo, piazze, parcheggi a raso e acquisizioni aree e ricostruzioni): 1.253 milioni di cui 407 derivanti da finanziamento privato, 656 dalla legge dello Stato per Expo 2015, e 190 dagli enti locali (Comune, Provincia, Regione). Le opere di connessione viabilistica al sito (collegamento Morino Dorino-Autostrada dei Laghi, tre parcheggi a Rho e Arese per un totale di 14mila posti auto, collegamento interrato tra le stazioni MM Cadorna, Missori e S. Sofia): 1.780 milioni di euro di cui 343 messi dai privati, 786 dallo Stato, e 651 dagli enti locali. Le opere ricettive (nuovo villaggio residenziale Expo da 2mila posti letto, nuovi ostelli, un grande campeggio e l`Hotels du charme): 135 milioni d investimento di cui 81 privati, 44 dal finanziamento statale e 10 dagli enti locali. Infine le opere tecnologiche (infrastrutture di telecomunicazioni, web, global tecnology e Expo-digitale): 60 milioni tutti a carico dei privati. Per un riparto cosi spalmato: 28% della spesa totale – pari a 891 milioni – coperto da risorse private; 26% (851 milioni) da fondi provenienti dagli enti locali, e il restante 46% (1,48 miliardi) dallo Stato.

Oltre alle opere strettamente collegate all`esposizione universale, pero`, l`eventuale aggiudicazione dovrebbe anche accelerare il raddoppio della rete metropolitana cittadina dagli attuali 80 ai 140 chilometri previsti a regime per il 2014, quando verra` completa la M4 e la M5 fino a San Siro.

Per la precisione, i due prolungamenti M2 e M3, rispettivamente da Famagosta ad Assago e da Maciachini a Comasina, infrastrutture entrambi finanziate al 60% dal ministero dei Trasporti e per la quota restante dal Comune di Milano (per M2 e` previsto un contributo anche di quello di Assago, di Regione e Provincia), con apertura dei prolungamenti prevista per il 2009 e il 2011.

Inoltre, verra` certamente completato anche il primo lotto della M5 da Garibaldi a Bignami, realizzato in project financing: i lavori sono partiti l`anno scorso con apertura prevista per il 2011 nella tratta Bignami Zara M3 e per il 2012 da Zara a Garibaldi. Sul fronte delle progettazioni, invece i recenti provvedimenti assunti al Cipe hanno gia` permesso l`avvio di progetti definitivi del prolungamento M5 da Garibaldi a San Siro, delle estensioni M2 da Cologno nord a Vimercate, M3 da San Donato a Paullo e del secondo lotto della linea M4 da Sforza Policlinico a Linate. Ma e` chiaro che la conquista dell`Expo sara` un ulteriore acceleratore, anche nella capacita` di reperire finanziamenti misti pubblici-privati.

Non bastasse, Expo 2015 dovrebbe dare anche la spinta decisiva al completamento dell`iter concessorio e poi alla realizzazione delle grandi arterie viabilistiche di cui le istituzioni locali assicurano il completamento entro il 2015 per un investimento totale pari a 7,7 miliardi coperti ad oggi per il 76% (5,9 miliardi) e che, sommati ai 3,2 miliardi messi a bilancio dal comitato, portano gli investimenti infrastrutturali a ridosso del 2015 a 11 miliardi di euro complessivi. Parliamo della Pedemontana lombarda (4,5 miliardi di costo complessivo finanziata per 2,7). Inizio lavori 2010, consegna prevista 2015. Di Brebemi, la direttissima Brescia-Bergamo-Milano (1,5 miliardi completamente finanziati in project financing, contenzioso europeo permettendo). Inizio lavori primavera 2009, consegna dicembre 2012. E poi la Tem, la tangenziale esterna di cui l`assemblea dei sindaci dei Comuni interessati l`autunno scorso ha approvato il tracciato ma che dev`essere ancora messa a gara (investimento da 1.740 milioni di euro). Se si rispettano i tempi assicurati dalle istituzioni locali: dicembre 2010 apertura dei cantieri, consegna prevista nel 2014.

Fin qui gli investimenti diretti per l`Expo 2015. Nel complesso, la posta in gioco e` ancora piu` alta, perche` tra investimenti diretti e indiretti si calcola che l`Expo 2015 mobilitera` risorse per 20 miliardi di euro. Risulta significativo anche il livello di occupazione generato dall`Expo. I soli investimenti legati all`infrastrutturazione del sito e alla gestione della manifestazione (che durera` dal 1° maggio al 31 ottobre 2015), secondo le stime, saranno in grado di generare circa 70mila nuovi posti di lavoro. Forti ricadute anche per l`indotto (taxi, ristorazione, attivita` alberghiere, servizi commerciali), tenuto conto che durante l`Expo sono in programma ben 7mila eventi culturali e scientifici.

Marco Alfieri
Il Sole 24 Ore
1° aprile 2008

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