Friuli, ambiente e tutela del territorio

Ambiente, protocollo con il Ministero per i progetti pilota 
Nell’ambito delle iniziative generali per lo sviluppo sostenibile e la promozione delle tecnologie a basse emissioni di carbonio, conseguenti ad impegni internazionali sottoscritti dall’Italia in materia di tutela dell’ambiente, la Regione Friuli Venezia Giulia sottoscriverà un apposito protocollo con il ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare.

Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Vanni Lenna, approvando lo schema del documento che riguarda lo sviluppo di progetti pilota per la promozione dello sviluppo sostenibile e delle fonti rinnovabili nel territorio del Friuli Venezia Giulia.

I progetti pilota riguarderanno:
–  la promozione di un programma strategico d’interesse nazionale per la mobilità sostenibile delle merci e delle persone nella regione e nel comune di Trieste;
– la realizzazione di un “distretto rinnovabile” nelle zone montane della provincia di Udine, attraverso l’impiego delle biomasse, dei piccoli impianti idroelettrici e dell’energia solare, per la generazione di elettricità e calore;
– lo sviluppo di un programma di efficienza energetica negli edifici pubblici della Regione e del Comune di Trieste, attraverso la diagnosi energetica e la successiva applicazione di tecnologie efficaci;
– la promozione del turismo sostenibile nella zona costiera di Duino-Trieste; la realizzazione di un sistema transfrontaliero Italia-Slovenia per la gestione integrata e sostenibile delle risorse idriche.

I progetti esecutivi otterranno un cofinanziamento statale pari al 50 per cento dei costi.
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Patrimonio, approvato ddl sul demanio idrico
Su proposta dell’assessore alla Programmazione, Risorse economiche e finanziarie, Patrimonio e Servizi generali, Sandra Savino, la Giunta regionale ha approvato in via definitiva il disegno di legge per la “Disciplina delle concessioni e conferimento di funzioni in materia di demanio idrico regionale”.

Il provvedimento, che recepisce le indicazioni formulate dal Consiglio delle Autonomie locali, disciplina in 26 articoli le funzioni amministrative trasferite dallo Stato alla Regione per la gestione del demanio idrico (fiumi, torrenti, laghi e relative opere idrauliche), al fine di favorirne la fruizione a fini sociali e privati, nel rispetto degli interessi pubblici ambientali e paesaggistici.

Il disegno di legge, che ora passa all’esame del Consiglio regionale, prevede tra l’altro la possibilità di trasferire in proprietà a titolo gratuito ai Consorzi di bonifica caselli idraulici e relative pertinenze, ed indica termini, modi e costi per il rilascio di concessioni ed autorizzazioni per l’utilizzo di beni del demanio idrico, comprese manifestazioni motoristiche e motonautiche.

Non manca la previsione del conferimento di specifiche funzioni agli Enti locali. Di conseguenza tre articoli della norma indicano quali sono le competenze in capo alla Regione e quali quelle attribuite alle Province e ai Comuni.

Fonte: www.regione.fvg.it

 

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