Friuli, codice regionale dell’edilizia

Frutto di più interventi mirati a perfezionarne i contenuti, il Codice regionale per l’edilizia ormai già contiene molte delle indicazioni che i soggetti appartenenti al settore stanno facendo pervenire agli uffici per adeguare alle proprie esigenze uno strumento molto atteso.

L’impianto è stato attentamente analizzato da Anci, Upi, Ance, Collegi professionali e Federazioni, rappresentanti di categoria e del comparto agricolo, in una maratona di incontri che sempre si sono conclusi con la consegna all’assessore di una memoria contenente osservazioni e proposte e sono serviti, tra l’altro, a tranquillizzare alcuni sulla completa potestà della Regione in materia anche rispetto al Piano casa nazionale.

“Se la norma portata avanti dal Governo conterrà elementi interessanti rispetto a quanto stiamo predisponendo in Friuli Venezia Giulia, sarà nostra cura tenerne conto” – ha dichiarato l’assessore – confermando peraltro che il Codice per l’edilizia già contiene significative innovazioni.

Proposte che talvolta superano quanto previsto dal Piano casa e contemplano l’ampliamento, la demolizione e la ricostruzione oltre alla possibilità di estendere del 20 per cento le superfici delle unità immobiliari.

Inoltre, il Codice prevede che si possa intervenire in edilizia libera su edifici residenziali, aumentandone le pertinenze sino al 10 per cento, e su quelli destinati ad uso diverso con incrementi sino al 5 per cento.

A conferma di ciò il vicepresidente dell’Anci, Nerio Belfanti, ha riferito all’assessore di aver ricevuto l’invito di partecipare alle consultazioni sul disegno di legge nazionale, ma di aver preferito esser presente agli incontri di Udine perché “la Regione è molto più avanti nel completamento dell’iter di definizione del Codice”. […]

Tra gli argomenti affrontati, quelli più reiterati sono stati l’opportunità di istituire uno sportello unico per l’edilizia che effettivamente serva a ridurre i tempi di permessi e procedimenti, in modo da trasformare il Codice in uno strumento realmente utile a fronteggiare la crisi in regione, una valutazione dell’attività libera anche in relazione alla sicurezza, la compensazione fra oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e fra oneri di urbanizzazione e costi di costruzione.

L’assessore Seganti ha accolto la richiesta del vicepresidente dell’Anci che ha proposto di indire un tavolo tecnico Regione-Anci esteso agli amministratori ed ai tecnici dei Comuni per consentire a quest’ultimi di dare il proprio prezioso contributo, fissando il tavolo per giovedì 16 aprile a Udine.

Fonte: www.regione.fvg.it

 

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