Il Passante Verde di Mestre, un progetto per il territorio

Il Passante Verde è un progetto il cui obiettivo consiste nell’integrare l’infrastruttura con interventi di contenimento degli impatti ambientali, distribuiti su 150 ettari.

Spesso gli interventi di mitigazione previsti dai progetti infrastrutturali danno risposte puntuali e precise alle varie problematiche, tuttavia mancano della capacità di riconoscere e interpretare la complessità delle relazioni territoriali. Quello pertanto che viene a mancare sono risposte complesse e articolate.

Il punto di partenza del Passante Verde è costituito da analisi, riflessioni e considerazioni sulle tematiche ambientali contenute nel progetto autostradale, e il suo obiettivo consta nella definizione di ulteriori strategie di mitigazione che non si limitino a soluzioni puntuali agli specifici problemi indotti dall’infrastruttura, ma rappresentino l’esito di una riflessione a grande scala sul rapporto infrastruttura-territorio.

Quindi l’obiettivo del Passante Verde è la realizzazione di un vasto sistema di aree boschive e fasce tampone alberate, opportunamente organizzate e progettate, che apportano rilevanti benefici alla qualità del sistema insediativo ed ambientale e che possono essere efficaci per le seguenti funzioni:
– controllo del vento e dei flussi d’aria;
– contenimento delle polveri e dell’inquinamento;
– schermatura;
– controllo del microclima;
– contenimento del rumore;
– formazione ed intensificazione degli habitat;
– formazione e intensificazione di corridoi ecologici;
– controllo fenomeni erosivi e protezione argini (leggi anche Le frane in casa);
– caratterizzazione dei luoghi e dei percorsi;
– disegno del paesaggio;
– mascheramento.

Il progetto prevede circa una decina di parchi che sorgeranno lungo l’asse dell’infrastruttura, e diverse opere di riqualificazione urbanistica e 8 itinerari, per 100 km complessivi, utili a scoprire le bellezze del territorio.

Lo studio Passante Verde ha definito quindi quattro categorie di interventi:
1. la prima categoria è funzionale alla mitigazione degli impatti sulla qualità dell’aria attraverso l’utilizzo delle potenzialità delle masse arboree. Infatti esse hanno la capacità di controllare i flussi d’aria e abbattere gli inquinanti, nonché intervengono sul miglioramento dell’ambiente acustico e sulla mitigazione degli impatti visivi attraverso la schermatura e il mascheramento del manufatto autostradale;
2. la seconda categoria di interventi è funzionale al potenziamento dei sistemi ambientali esistenti e alla ricomposizione del sistema delle reti ecologiche, grazie all’intensificazione dei sistemi ambientali;
3. la terza categoria di interventi è funzionale al miglioramento della fruizione e della accessibilità del territorio, potenziando il sistema dei percorsi ciclo-pedonali, fornendo una rete di percorsi alternativi a quelli esistenti;
4. la quarta categoria di interventi è funzionale al miglioramento degli aspetti paesaggistici e del rapporto percettivo dell’autostrada col contesto sia con riferimento alla visione dall’autostrada verso il territorio sia alla percezione dell’autostrada dal contesto circostante.

Occorre tenere presente che un parco è un sistema vivo e mutevole che cambia aspetto nel corso delle stagioni e cambia forma nel corso degli anni, crescendo nelle dimensioni, nel livello di biodiversità, nella ricchezza di vita, di opportunità di fruizione, di svago per le persone e anche di reddito per le comunità.

L’obiettivo non è di definire con precisione la forma del parco ma suggerire una griglia metodologica di possibilità e opportunità.

Dopo aver stabilito gli obiettivi strategici da perseguire, si cerca ora di dare forma ad un quadro organizzativo dei possibili interventi che guidi la costruzione del progetto nelle sue fasi successive.

La scelta delle aree è stata effettuata il più possibile in aderenza al territorio tenendo conto degli aspetti urbanistici, morfologici e fondiari. Le aree individuate sono tutte aree che hanno destinazione d’uso agricola.

La formalizzazione del Piano Guida del progetto Passante Verde si è sviluppato in quattro passaggi:
1. definizione di alcune logiche funzionali con cui intervenire;
2. individuazione di moduli di intervento ovvero modalità organizzative per la realizzazione del progetto;
3. esplicitazione degli obiettivi prioritari da perseguire;
4. elencazione di principi da seguire nella progettazione delle componenti a scala architettonica.

La mitigazione sta trasformando quindi l’autostrada in un’opportunità per il miglioramento dell’ambiente. Non ultimo è sottolineare che questo complesso parco avrà necessità di manutenzione e pertanto occorreranno nuove figure professionali che curino e custodiscano il territorio.

Articolo dell’Ing. Roberta Lazzari

Fonti:
www.passanteverde.it
Il gazzettino del 18 novembre 2010 – Passante, altri 20 milioni di Alvise Sperandio

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico