Imprese: diminuiscono i fondi per la ricerca

Il 6 Dicembre 2007 (presso la Facoltà di Economia dell’Università RomaTre) è stato presentato il Rapporto MET (Monitoraggio economia territorio) 2007 durante il convegno “Stato e Imprese: politiche di sviluppo, fisco e strategie di crescita”. Negli ultimi cinque anni, gli aiuti economici alle imprese italiane si sono ridotti del 40 percento rispetto al 2002. Solo nell’ultimo anno il calo delle erogazioni nazionali e’ stato in media del 10,4 per cento, passando dai 5 mila milioni del 2005 a 4.480 milioni di euro nel 2006. Di pari passo, al contrario, e’ cresciuta di circa il 30 per cento la spesa erogata dalle Regioni. Sono questi alcuni dati contenuti nel rapporto MET 2007 (Monitoraggio Economia Territorio) elaborato dall’istituto di analisi economiche. Il rapporto ha fornito un quadro della realtà industriale italiana e dei rapporti fra industria, finanza, politica e ricerca. L’indagine ha coinvolto 5350 aziende e ha evidenziato quanto le imprese italiane stiano soffrendo a causa di una lunga fase di incertezza e instabilita’, relativa ai principali strumenti di agevolazione, cioe’ la legge 488, il fondo per l’innovazione tecnologica (Fit) e interventi destinati alla ricerca.

Per Raffaele Brancati, Presidente di Met. “I dubbi sull’utilità di una politica di sostegno alle attività produttive, l’incertezza degli strumenti più adatti, il rapido mutare delle regole amministrative, le difficoltà di bilancio pubblico, le continue oscillazioni delle leggi, hanno determinato situazioni di ‘stop and go’ e rappresentano fattori di debolezza evidenti per le nostre imprese”, ha detto “Nei principali paesi occidentali la politica per le imprese è in forte crescita. La formidabile riduzione dei finanziamenti in Italia desta grande preoccupazione”. In particolare un “calo vistosissimo” e’ stato registrato nel Sud Italia: il rapporto Met ha sottolineato che nel 2006 le risorse complessivamente indirizzate alle regioni meridionali sono state pari al 57 per cento del totale erogato, mentre nel 2002 erano il 66 per cento.

Tra i dati positivi c’è – fra il 2005 e il 2006 – l’incremento percentuale di imprese italiane con programmi di ricerca e sviluppo, passate dal 10 al 18 per cento sul totale nazionale. Tuttavia, il personale addetto al settore ricerca e sviluppo e’ risultato in calo rispetto al 2005 (dal 22,2 al 20,3 per cento). Le microimprese italiane investono circa il 4 per cento del loro fatturato, le piccole e medie il 5 mentre nel caso delle imprese di grandi dimensioni si arriva all’8 per cento. Secondo il rapporto, la quota di aiuti destinati alla ricerca ha subito un leggero calo, che tuttavia va inserito in un quadro generale di forte riduzione delle erogazioni pubbliche. Il sostegno alle attivita’ di ricerca e innovazione e’ passato dal 20,7 per cento del 2005 al 19,6 del 2006: “su questo andamento”, si legge nel rapporto, “ha inciso in maniera rilevante il forte rallentamento delle risorse erogate attraverso la legge Fit (fondo rotativo per l’innovazione tecnologica) e la riduzione della 488 Ricerca”. Ma, dato forse più significativo, “si tratta della prima riduzione in termini di quota sul totale delle risorse erogate dopo il trend positivo registrato dal 2002, anno nel quale la spesa rivolta alle attivita’ di R&S rappresentava solo il 10,1 per cento delle erogazioni totali”.

Stato e Imprese: politiche di sviluppo, fisco e strategie di crescita – il programma
Rapporto MET 2007: estratto e slide di presentazione

fonte: www.regioni.it

 

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