Imu a Firenze, ok del Consiglio comunale al regolamento e aliquote

Approvato dal consiglio comunale di Firenze, con 26 voti favorevoli e 9 contrari, il regolamento sull’Imu e le aliquote dell’imposta per il 2012. Si sono astenuti i consiglieri di Fli e il consigliere dell’Idv Giovanni Fittante, il quale ha spiegato che il suo “é un gesto che vuole essere campanello di allarme per la giunta e la maggioranza”.

Per le abitazioni principali e quelle affittate a canone concordato sono fissate le aliquote base previste dalla legge, rispettivamente 0,4% e 0,76%: per gli immobili sfitti da almeno un anno è prevista invece l’aliquota massima di 1,06%.

“Il Comune di Firenze – ha detto l’assessore al bilancio Claudio Fantoni – sta facendo un significativo sforzo per contenere la pressione fiscale a carico dei cittadini.

E in questa direzione va anche l’abbassamento dell’addizionale Irpef”. Fantoni ha spiegato che con la ‘vecchia’ Ici il Comune incassava 90 milioni, più un trasferimento compensativo di circa 47 milioni. Adesso i contribuenti fiorentini e non pagheranno 233 milioni; ma “di questo importo – ha sottolineato l’assessore – al Comune vanno solo 23 milioni in più, il resto va allo Stato”.

Nel corso del dibattito i consiglieri Tommaso Grassi (gruppo misto) e Ornella De Zordo (perUnaltracittà) hanno abbandonato l’aula in segno di protesta “dopo che – hanno spiegato – il Pd ha dichiarato la bocciatura preventiva di tutti gli emendamenti delle opposizioni”. “Nessuna bocciatura preventiva – ha commentato il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi -: chi mancava al voto in aula non era certo il Pd”. I consiglieri del gruppo del Pdl, in una nota, definiscono quelli del Pd “consiglieri virtuali al servizio della ‘playstation’ di Renzi: rispondono sempre ciecamente alle indicazioni del sindaco”.

Per i consiglieri della Lista Galli “il Pd come al solito è così ‘democratico’ che boccia a priori ogni proposta”. La consigliera del Pd Tea Albini invece sottolinea che “il Comune ha calcolato l’imposta sugli immobili non prima casa a livelli massimi: e se è condivisibile sullo sfitto, non mi sento di condividere la pressione sugli immobili usati per attività imprenditoriali soprattutto piccola e media”. Il consiglio comunale, inoltre, ha approvato un ordine del giorno che chiede al sindaco di “adoperarsi presso il Governo e Parlamento affinché la prima casa di proprietà delle persone residenti in Rsa, che non sia stata data in locazione, sia soggetta all’esenzione totale dell’Imu”.

Dopo il voto però il consigliere del Pd Maurizio Sguanci è uscito dall’aula per protesta. “Mi era stato detto – ha spiegato – che quest’atto era irricevibile ed io, pur di farlo discutere, l’ho passato ai consiglieri Grassi e De Zordo. Visto che quello che non ricevibile da me è invece ricevibile da altri partiti, valuterò con calma se non sia il caso di passare ad altri gruppi”.

Fonte: Ansa

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