Lavori pubblici in Calabria

Lavori Pubblici, riunione tecnica sulla normativa sismica in Calabria
Il riordino amministrativo della normativa sismica in Calabria e del relativo documento di attuazione è stato il tema di un incontro, che al quale hanno partecipato l’assessore Luigi Incarnato, il dirigente generale Roberto Sabatelli, i dirigenti di settore Luigi Zinno e Salvatore Siviglia, il presidente e il dirigente dell’Ance Calabria Francesco Cava e Felice Foresta, il direttore amministrativo di Eucentre Fabio Germagnoli.

“Il confronto di oggi – ha affermato Incarnato – segna un altro passo avanti nel processo che la Regione Calabria ha avviato sin dal 2007, teso a favorire la riduzione del rischio sismico, sia per le nuove costruzioni, che per quelle già realizzate.

“L’intera fase di riordino si concluderà entro la fine del 2009. Una seria e convincente politica di riduzione del rischio sismico – ha aggiunto l’assessore – sarà possibile solo se accompagnata dalla disponibilità di ingenti e adeguate risorse nell’ambito del Piano operativo regionale, mirate alla messa in sicurezza prioritariamente degli edifici ad uso strategico e, comunque, delle strutture con notevole concentrazione di persone”.

Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto della legislazione sismica nazionale e regionale, in rapporto alla sentenza della Corte Costituzionale dell’aprile 2006.

Come si ricorderà la sentenza ha radicalmente modificato i principi della Legge 741/81 (che prevede le modalità di deposito dei progetti e successivo controllo a campione), sancendo la necessità del regime autorizzativo a salvaguardia della pubblica e privata incolumità e dei principi fondamentali in materia di governo del territorio e protezione civile, eliminando il sistema del controllo a campione introdotto dalle varie leggi regionali e dalla stessa legislazione della Calabria.

Gli effetti della sentenza costringono tutte le amministrazioni regionali a ridisegnare il sistema dei controlli.

L’assessore Incarnato, oltre a ribadire la pericolosità sismica del territorio calabrese, ha ripercorso le tappe del lavoro fin qui svolto – a partire dalla legge regionale 7/1998 e dalle successive delibere di Giunta del 2007 e del 2008 – e, in particolare, si è soffermato sul protocollo di intesa con Eucentre (Fondazione costituita dal dipartimento della Protezione Civile della presidenza del Consiglio dei Ministri, dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dall’Università degli Studi di Pavia e dall’Istituto universitario di Studi Superiori di Pavia), con il compito di promuovere e sostenere la ricerca nel campo dell’ingegneria sismica, d’intesa con gli Istituti universitari operanti in Calabria.

L’assessore Incarnato ha precisato, altresì, che l’attività del dipartimento riguarda il riordino della citata legge regionale 7/1998, mediante un regolamento regionale di attuazione.

Alla fine dell’incontro si è stabilito che l’assessorato, nei prossimi giorni, incontrerà tutti gli altri soggetti operanti nel settore (Anci, Ance, Unioncamere e altre categorie), mentre gli Ordini professionali, sulla scorta dei documenti elaborati dal dipartimento, faranno pervenire entro un mese le proprie osservazioni, utili a definire la materia.
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Protocollo d’intesa sul bando per il recupero dei centri storici
L’assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi ha firmato, con Anci, Ance, Lega per le autonomie, Cgil, Cisl e Uil, un protocollo per la valorizzazione del lavoro e delle imprese e la gestione trasparente delle opportunità occupazionali, in relazione al bando per il recupero dei centri storici. Presente anche la dirigente generale del Dipartimento Maria Rosaria Amantea.

“ Il protocollo – ha dichiarato l’assessore all’urbanistica – nasce dalla volontà di avviare un sistema innovativo di concertazione che possa garantire risultati di efficienza nella gestione dei finanziamenti e dei lavori che interesseranno i progetti di riqualificazione dei centri storici.

In tal senso, il protocollo prevede alcuni punti cardine a partire dalla necessità di limitare il ricorso al subappalto, se non per lavorazioni specialistiche e di primo livello. A questo si aggiunge l’utilizzo di manodopera locale, garanzie in termini di sicurezza ed igiene ambientale.

Inoltre, la necessità di sollecitare i Comuni, come soggetti attuatori, a non ricorrere al sistema di scelta del massimo ribasso, ma a quello dell’offerta economica più vantaggiosa”.

Particolare attenzione sarà data, inoltre, anche alla documentazione che dovrà essere presentata dalla ditta al momento dell’aggiudicazione dei lavori. Nello specifico, pena l’esclusione, dovranno essere inseriti il piano operativo di sicurezza, il documento unico di regolarità contributiva, la dichiarazione dell’organico medio annuo, con gli estremi di denunce Inps, Inail e Cassa edile, la dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali.

“I criteri seguiti nel protocollo – ha sottolineato infine Tripodi – saranno inseriti in appositi articoli che faranno parte della convenzione che sarà sottoscritta domani tra il Dipartimento urbanistica e i singoli Comuni ammessi al finanziamento, con i quali promuoveremo anche un incontro ad hoc”.

Fonte: www.regione.calabria.it

 

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