Lavori pubblici, mercato in calo

L’andamento della spesa pubblica per appalti nell’ultimo biennio è stato costante: le gare relative ad appalti di importo superiore a € 150.000 nel 2008 ammontavano complessivamente a 76 miliardi, in linea con i 70 miliardi del 2007 (relativi a soli 11 mesi).

A dichiararlo è il presidente dell’Autorità di vigilanza sui lavori pubblici in occasione della presentazione presso il Senato della Repubblica della relazione annuale 2008, di cui riportiamo i dati di seguito.

Con riferimento esclusivo agli appalti di lavori di importo a base d’asta superiore a € 150.000, per i quali il monitoraggio è attuato sin dal 2000, il rapporto rispetto ha mostrato un trend crescente nel periodo compreso tra il 2002 (1,2% del PIL) e il 2004 (1,8% del PIL) e leggermente decrescente nel periodo successivo.

Nei primi tre mesi di quest’anno, il mercato degli appalti ha complessivamente registrato un calo, in termini di importo a base di gara, pari al 4,3% (15,3 miliardi di euro rispetto ai 16 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente), che potrebbe divenire preoccupante se confermato nel corso dell’anno.

Nel corso del 2008, sono state avviate 47.937 procedure di affidamento di contratti pubblici di importo superiore a 150.000 euro, per un valore complessivo di 76 miliardi di euro.

Nei settori ordinari si registra il più alto numero di procedure di affidamento (pari a 42.530 unità corrispondenti all’89% del totale) che assorbono la maggior parte delle risorse finanziarie (circa 65 mld corrispondenti all’85% dell’ammontare complessivo).

La struttura dell’offerta (solo lavori)
Per ciò che concerne i lavori pubblici le imprese qualificate – in totale 34.068 – si concentrano prevalentemente nelle regioni Campania (14,1%), Lombardia (11,2%) e Lazio (10%).

Le imprese qualificate sono per lo più di piccole dimensioni e si qualificano per eseguire mediamente 2,6 diverse categorie di lavori. Infatti le imprese abilitate a partecipare a gare di lavori di importo sotto il milione di euro risultano essere il 66% del totale (22.480 su 34.068).

L’aggiudicazione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture
Per tutte le tipologie di appalti, il maggior numero di aggiudicazioni si è registrato nella classe d’importo compresa tra € 150.000 e € 500.000, mentre si è riscontrato il massimo impiego di risorse, seppure riferito ad un numero notevolmente inferiore di interventi, nella classe estrema, oltre € 15.000.000.

Per quanto riguarda gli appalti di lavori, come per gli anni precedenti, si è confermata la forte presenza fra le stazioni appaltanti dei Comuni (45%) anche se, in termini di importo, la relativa incidenza appare inferiore (25%).

Attività Vigilanza Lavori
Nell’ambito dell’attività di vigilanza sui lavori svolta dall’Autorità nel corso del 2008 sono state adottate 66 deliberazioni su casi specifici e 38 di queste hanno riguardato appalti di lavori.
Sono stati, inoltre, attivati 144 procedimenti sanzionatori, di cui 77 definiti con l’irrogazione di sanzioni e 67 archiviati.

Attività Vigilanza servizi e forniture
Nel settore Vigilanza su Servizi e Forniture sono pervenuti quasi 1.900 tra esposti, segnalazioni, quesiti ed altre comunicazioni.
Il precontenzioso
Rispetto all’anno 2007 si riscontra un incremento del 32% delle istanze di parere pervenute (da 564 di istanze di parere pervenute nel 2007 a 743 nel 2008).

Contenzioso in fase di esecuzione
Il 3,8% degli appalti di lavori conclusi nel periodo 2000 – 2007 è stato oggetto di contenzioso in fase di esecuzione dei lavori. Al crescere dell’importo dell’appalto si è registrato un notevole aumento del contenzioso con una incidenza di circa il 2% negli appalti di importo compreso tra € 150.000 e € 500.000 e addirittura del 46% negli appalti di importo superiore a € 15.000.000.

L’esistenza di un simile contenzioso comporta ritardi nell’esecuzione dei lavori con riguardo ai tempi previsti, superiori, mediamente superiore all’11 % rispetto ai ritardi registrati negli appalti eseguiti in assenza di contenzioso.
Inoltre in presenza di contenzioso si registra un notevole incremento delle rescissioni contrattuali (+ 5,2 % a fronte dell’usuale l’1,4 %).

Dai dati 2008 si osserva una elevata incidenza, molto superiore alla media, del contenzioso in Valle d’Aosta, Liguria, Abruzzo, Puglia e Calabria.

Percentuale del contenzioso per tipologia di stazione appaltante: l’incidenza maggiore si rileva negli appalti dell’ANAS (13,3%) per una percentuale quasi 4 volte superiore alla media (3,8%), negli appalti degli ex Istituti Autonomi per le Case Popolari (6,1%); negli appalti dei concessionari di lavori pubblici (5,6%) e negli appalti dei soggetti operanti nel settore ferroviario (5%).

Contenzioso definito per via arbitrale
Nel 2005 l’Autorità ha effettuato una indagine sul contenzioso definito per via arbitrale. L’analisi di 196 lodi arbitrali, su un totale di 400, depositati presso la Camera Arbitrale, con riferimento agli anni 2002-2003-2004, i dati rilevati dall’Autorità mostrano che il contenzioso durante l’esecuzione dei lavori comporta un maggior ritardo nella conclusione delle opere e un maggiore costo delle stesse di circa il 30%.

Relazione annuale 2008

Fonte: www.autoritalavoripubblici.it

 

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