Le materie per cui si ricorre più al TAR? Edilizia e urbanistica

Piani regolatori, permessi di costruire, ampliamenti, demolizioni: sono tutti motivi o inneschi che in Italia spesso conducono il cittadino in lite dinnanzi ai tribunali amministrativi. I dati sul contenzioso 2014 pubblicati questa settimana sul Sole24Ore lo confermano. Se si fa eccezione dei processi per le esecuzioni del giudicato, i ricorsi in materia di edilizia rappresentano di gran lunga il lavoro che più impegna i giudici amministrativi: l’anno scorso i fascicoli pervenuti ai tribunali amministrativi sono stati più di 10mila, cioè il 16% del contenzioso complessivo che ha investito i TAR.

Insomma, gli interventi che presuppongono e necessitano del via libera delle amministrazioni locali costituiscono molto spesso, nel nostro paese, la scintilla della lite giudiziaria. Nella classifica relativa alla litigiosità le cause in materia di immobili e costruzioni emergono con ampio margine staccando quelle sugli stranieri, che si posizionano al secondo posto con la metà dei ricorsi (oltre 5mila), che pesano per l’8 per cento.

Il dominio numerico dei ricorsi in tema di edilizia e urbanistica non costituisce certo una novità: anzi, nel corso del 2013 il numero era stato anche più consistente, oltrepassando quota 11mila, giungendo a rappresentare oltre il 20% del contenzioso totale.

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