Liguria ambiente: bonifica Haven già a metà dell’opera

185 immersioni per un totale di 135 ore, a una media di 11 – 12 immersioni giornaliere. La bonifica della Haven procede secondo i tempi stabiliti. Gli idrocarburi ancora presenti, in larga parte nel cassero di poppa saranno rimossi quasi completamente per la metà di giugno, in tempo per non mettere a rischio in nessun modo la stagione balneare. Gli idrocarburi, ridotti a una sorta di gelatina solida, vengono aspirati da una specie di idrovora manovrata manualmente dagli operatori subacquei. Un lavoro certosino, non agevole per la struttura "ad alveare" delle cabine e dei cubicoli invasi dal greggio dopo l’affondamento: circostanza che rende più difficili le operazioni di recupero senza peraltro rallentarle in maniera significativa.

Si sta per scrivere, dunque, l’ultimo capitolo del disastro Haven, uno dei maggiori rischi ambientali mai corsi dal mediterraneo. Una storia di successo per la protezione civile italiana: "Gli interventi decisi a livello ministeriale nel momento dell’emergenza – ha sottolineato Bertolaso – sono stati determinanti per ridurre al minimo il rischio di inquinamento. Senza le decisioni coraggiose prese allora oggi non potremmo parlare di bonifica definitiva. Abbiamo ricevuto l’apprezzamento del governo francese per aver minimizzato il rischio anche per la loro costa". La scelta coraggiosa fu il trasporto della nave non al largo, come molti suggerivano, ma il più vicino possibile alla costa. La Haven ora giace a una profondità massima di 80 metri e può quindi essere raggiunta con delle normali immersioni. Se fosse stata trasportata al largo (come avvenuto per la Prestige) nessuno avrebbe potuto più estrarre il carburante residuo dopo la fine dell’incendio e l’affondamento.

Fonte: www.regione.liguria.it

 

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