Lombardia: ambiente e opere pubbliche

Messa in sicurezza del lago d’Idro
Il problema della messa in sicurezza e della valorizzazione del lago d’Idro ha trovato finalmente la soluzione con l’Accordo di Programma sottoscritto da Regione Lombardia e dai sindaci di Anfo, Bagolino, Idro e Lavenone.

L’accordo mette a disposizione 42 milioni: 31,8 milioni, assegnati dal Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) per la messa in sicurezza del lago, 10,2 milioni, erogati dalla Regione con il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per la valorizzazione del lago, del patrimonio naturale e culturale e per rilanciare il turismo della zona.

All’Accordo di programma si è giunti in quanto il lago d’Idro necessita di una messa in sicurezza. Infatti, sulla sinistra dell’incile del fiume Chiese, nel Comune di Idro esiste una paleofrana di diversi milioni di metri cubi di materiale in movimento continuo che, nel corso degli anni, nonostante interventi di sistemazione, ha compromesso la piena funzionalità delle opere di regolazione del lago, realizzate negli anni Trenta.

La messa in sicurezza 
Per quanto riguarda la messa in sicurezza del lago, saranno realizzate una nuova galleria di by pass e una nuova traversa di sbarramento che saranno progettate valutando le proposte presentate dai quattro Comuni, con l’ausilio dei massimi esperti in materia e il coinvolgimento di un esperto proposto dalle associazioni ambientaliste.

Lo studio vanterà la collaborazione di uno dei più grandi ingegneri idraulici italiani, il prof. Ugo Maione del Politecnico di Milano, in collaborazione con le migliori energie della Regione Lombardia, la quale si impegna a realizzare il progetto definitivo e le opere di messa in sicurezza attraverso Infrastrutture Lombarde spa.

La regolazione del deflusso
Per quanto riguarda i livelli di regolazione del lago, l’Accordo prevede come livello di massima la quota di 368,50 metri sul livello del mare e come livello minimo, necessario per garantire il deflusso minimo vitale nel fiume Chiese, a valle della traversa, a 367,20 metri.
Le opere dovranno essere completate entro la fine del 2013.

La valorizzazione del territorio e dell’ambiente
Per quanto riguarda la valorizzazione del territorio e dell’ambiente, i progetti dell’Accordo di programma sono suddivisi per i quattto Comuni e prevedono:

Idro:
– recupero ambientale delle sponde del lago, del lungolago e del parco pubblico con abbattimento delle barriere architettoniche, nuovo percorso ciclabile e nuova struttura ad uso pubblico;
– realizzazione del centro polifunzionale di aggregazione per lo svolgimento di attività di promozione turistica (spettacoli, concerti, mostre, feste) e nuova pista ciclabile da Idro ad Anfo;
– riqualificazione della viabilità principale, del centro storico del percorso vita e della pista ciclo-pedonale.

Anfo:
– prolungamento passeggiata ed elettrodotto;
– riqualificazione del centro storico e delle strade comunali;
– realizzazione del nuovo centro sportivo e di un’area attrezzata per camper;
– valorizzazione della Rocca d’Anfo attraverso la realizzazione di sale per congressi, mostre, centro culturale, ristorante, parcheggio e sottopasso per collegare la parte bassa a quella alta della Rocca.

Bagolino:
– messa in sicurezza degli argini e bonifica delle spiagge;
– progetto di valorizzazione cartaceo e tecnologico del comprensorio del lago d’Idro;
– realizzazione di una struttura ricettivo-turistica con percorso naturalistico e ponte, pista e passerella ciclo-pedonale, area camper;
– ristrutturazione della palestra per trasformarla in centro sportivo.

Lavenone:
– recupero della vecchia strada del tram e dell’edificio di via Roma da adibire a struttura ricettiva.
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Sondrio, via al restauro del Teatro Pedretti
Via libera della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, all’Accordo di programma per il restauro e il recupero funzionale del Teatro Pedretti di Sondrio che potrà così, dal 2011, tornare ad ospitare opere liriche, balletti, concerti e commedie come fece dal 1824 (anno in cui fu inaugurato sotto gli auspici del Regno Lombardo-Veneto) al 1946 (quando fu trasformato da Celestino Pedretti in un cinematografo con la distruzione dei palchi e della scena).

L’Accordo di programma, che verrà siglato con Provincia e Comune di Sondrio e con la Società "Teatro Pedretti", prevede un impegno finanziario complessivo di 7,6 milioni di euro (7 milioni per le opere murarie e 600.000 euro per gli arredi), 2,8 dei quali a carico della Regione Lombardia (che li erogherà nel biennio 2009-2010).

Fonte: www.regione.lombardia.it

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