Mobilità sostenibile: importanti passi in avanti nella legislazione italiana

Dalle Commissioni Lavori pubblici ed Affari costituzionali del Senato riunite in seduta congiunta è stato dato il via libera al pacchetto di emendamenti proposto dall’ANCI al Decreto Semplificazioni (d.l. 76/2020) (con condivisione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Interno).
Il pacchetto di emendamenti rappresenta un primo passo sostanziale verso una mobilità realmente nuova che va nella direzione auspicata, ossia la progressiva equiparazione, almeno sulle strade urbane e in parte di quelle extraurbane, tra due e quattro ruote, nel solco di quanto già avviene in molti Paesi europei.
Nelle nuove “Strade urbane ciclabili”, le bici a determinate condizioni di velocità (30 o meno) hanno la precedenza sui veicoli a motore. Un esempio già in corso di realizzazione in alcune delle più grandi città italiane – come Torino o Milano – riguarda i cosiddetti “controviali” che diventano vie ciclabili.
I Comuni possono realizzare le cosiddette “Zone scolastiche”, un grande passo avanti rispetto alle attuali zona 30, aree prive di automobili che delimitano le scuole per una maggiore sicurezza.
Anche per quanto concerne la “Corsia ciclabile”, si assiste ad un progresso rispetto al Decreto Rilancio, poiché ora è possibile su tutte le strade e non solo su quelle urbane. Tale previsione si va ad aggiungere alla “Casa avanzata” già prevista nel Decreto Rilancio come linea di arresto per le bici in posizione avanzata rispetto agli altri veicoli. Anche il doppio senso ciclabile su strade a senso unico è possibile sull’apposita corsia a sinistra tratteggiata, un modo “evidente” per aiutare i cittadini e gli automobilisti soprattutto ad un graduale cambio culturale.

>> LA SEZIONE TEMATICA (MOBILITA’ SOSTENIBILE) SUL PORTALE DELL’ANCI.

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