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Assume interesse la circostanza di un Comune che dinanzi ad un intervento su un edificio utilizza il criterio del rapporto teorico fra metri cubi dell’abitazione e abitanti per definire ciò che può essere considerato edificio unifamiliare; conseguentemente, poiché nel caso concreto tale rapporto è superiore a quello previsto dalle NTA dello strumento urbanistico, nega che l’edificio possa essere considerato unifamiliare e richiede il pagamento degli oneri. Il proprietario contestava la qualificazione effettuata dal Comune e rivendicava l’esonero degli oneri, in quanto l’edificio unifamiliare è tale quando ospita un unico nucleo familiare, indipendentemente dal numero dei componenti del nucleo stesso.
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