Piano Casa, slitta l’approvazione

«Siamo una coalizione, dobbiamo discutere con gli alleati». Silvio Berlusconi, ha spiegato cosi` la decisione di arrivare in piu`riprese ad approvare il piano casa e ha confermato venerdì scorso che il Consiglio dei ministri  si sarebbe limitato ad avviare la discussione sull`intero pacchetto di misure a sostegno della casa e dell`edilizia.

Sembra necessaria almeno un`altra settimana e un`altra seduta perche` il piano veda la luce.

Alla vigilia della decisione è diventato chiaro che e` necessario piu` tempo per arrivare a un testo condiviso da tutta la maggioranza.

Trattative e mediazioni sono in corso sia in Consiglio dei ministri dove a fine della settimana scorsa  tutta la squadra di Governo ha avuto modo di esprimere la propria posizione, sia a livello tecnico, con un lavoro di riscrittura e modifica delle bozze del Ddl che non si fermera` per tutta questa settimana.

Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi ha ricordato che «e` necessario anche un confronto con le Regioni» e che le questioni in ballo sono molto importanti e delicate: «Si tratta di mettere mano al testo unico dell`edilizia e al Codice Urbani e di avviare una semplificazione strutturale».

Infatti le bozze prevedono facilitazioni per tutti gli interventi edilizi. E` confermata infatti l`intenzione di abolire il permesso di costruire e di sostituirlo con una «certificazione di conformita`» del progettista che consiste sostanzialmente in una asseverazione giurata del rispetto degli strumenti urbanistici e delle norme igienico sanitarie.

E` ampliata poi l`area dell`attivita` edilizia del tutto libera da qualsiasi dichiarazione e certificazione, che arriva fino a ricomprendere «opere interrate nei limiti del 20% del volume del fabbricato». Ín pratica, se verra` mantenuta fino alla fine questa impostazione, sara` possibile costruire garage senza alcuna autorizzazione.

Cosi` come era confermata la scelta di rendere sempre possibile l`autorizzazione in sanatoria, quindi postuma, per gli interventi edilizi nelle aree vincolate a condizione che non danneggino i luoghi vincolati.

Ma su questo punto, naturalmente molto delicato, il confronto e` aperto. Il disegno di legge nella sua attuale formulazione dovrebbe precisare meglio il reato di lottizzazione abusiva, stabilendo in quale percentuale di edificazione scatta il reato stesso. Nell`ultima versione e` anche contenuto l`inasprimento delle sanzioni in caso di costruzione del tutto abusiva.

In esame anche nella seduta di venerdì il Consiglio dei ministri anche l`atto di indirizzo rivolto a tutte le Regioni con il quale si suggerisce di consentire l`ampliamento dei fabbricati esistenti fino al 20% e la demolizione e ricostruzione di immobili con oltre 20 anni con un premio volumetria che puo` arrivare fino al 35%. Si tratta, in sostanza, della proposta gia` approvata dalla giunta del Veneto.

Intanto  giovedì scorso e` andato in porto uno dei tasselli del piano casa “pubblico“, ovvero quello di sostegno alla domanda abitativa: Regioni, Comuni e Governo hanno raggiunto in Conferenza unificata l`intesa sulla ripartizione di 550 miliardi destinati all`housing sociale. Ora il piano passa alla fase operativa.

Come ha spiegato il sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani «a fine marzo il testo verra` approvato dal Cipe e quindi sara` emanato il decreto che rendera` immediatamente disponibili 200 milioni di euro per le Regioni e 150 per il Fondo immobiliare nazionale. A quest`ultimo fondo, che avra` la dotazione di almeno un milione di euro, parteciperanno anche la Cassa depositi e prestiti e le Fondazioni bancarie».

Fonte: www.ance.it e Il Sole 24 Ore

 

 

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