Piemonte: territorio ed edilizia

Adeguamento al Codice dei Beni culturali e del paessagio, approvato il disegno di legge
Soddisfazione dell’Assessore alle Politiche Territoriali, Sergio Conti, per l’approvazione avvenuta oggi in Consiglio regionale del Disegno di legge, presentato dalla Giunta, che prevede adeguamenti al Decreto legislativo 42/2004, il “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”

L’entrata in vigore della seconda modifica del Codice ha variato in modo sostanziale la normativa, tanto da richiedere una revisione delle leggi regionali in materia.
Lo Stato, avvalendosi di alcune decisioni della Corte Costituzionale, ha infatti scelto di rivendicare la sua esclusiva competenza sulla tutela del paesaggio e ha introdotto nell’ordinamento disposizioni con le quali molta legislazione regionale è in aperto contrasto.

Sottolinea l’Assessore Conti: “Si tratta, in particolare per il Piemonte, della delicata materia che regola la sub-delega ai Comuni del potere di rilasciare autorizzazioni paesaggistiche: materia sulla quale il ritardo nell’adeguare la normativa da parte regionale provocherebbe non solo ritardi nel rilascio delle autorizzazioni, ma anche rischi ai cittadini che dovessero utilizzare autorizzazioni rilasciate con procedure non corrette. La materia, infatti, è oggetto di sanzioni penali.”

Le nuove disposizioni, per consentire alle Amministrazioni comunali il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, impongono verifiche preventive eseguite con modalità e da Commissioni diverse da quelle previste dalla legislazione regionale (che si limita a far esaminare le richieste da una Commissione Edilizia integrata da un esperto, con specifica e comprovata competenza nella tutela dei valori ambientali).

“La nuova legislazione regionale- afferma Conti- deve essere operante dal 1° gennaio 2009: dopo tale data, in mancanza della nuova organizzazione richiesta dalla legge dello Stato, si configura un rischio reale di non poter assentire le autorizzazioni se non mediante procedure defatiganti che creeranno, inevitabilmente, ritardi rilevanti e inaccettabili.”
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Un’indagine sugli edifici scolastici
La Regione ha deciso di affidare al Politecnico di Torino un’indagine su tutti gli edifici scolastici del Piemonte, più approfondita ed effettuata con strumenti diversi da quelli utilizzati abitualmente.

"Chiederemo – afferma la presidente Mercedes Bresso – di effettuare vere e proprie radiografie, che consentiranno di avere un quadro molto preciso della situazione, anche di ciò che sta dietro e dentro i muri per prevedere ipotetici danni strutturali a volte non verificabili neppure con l’ordinaria manutenzione che i comuni, peraltro, hanno sempre eseguito. Questo intervento, ovviamente, sarà finanziato dalla Regione.

La presidente aggiunge che "si spera che ai nostri sforzi si unisca quello del Governo. La nostra Regione negli ultimi due anni ha quintuplicato le risorse per l’edilizia scolastica. Sul bilancio di quest’anno abbiamo stanziato 30 milioni di euro, oltre ai fondi previsti dal patto per la sicurezza: 6 milioni della Regione, 6 degli enti locali e 6 dello Stato".

"La Regione – precisa l’assessore all’Istruzione, Gianna Pentenero –  partecipa a co-finanziamenti per la messa in sicurezza degli edifici scolastici contribuendo con risorse di gran lunga superiori rispetto a quelle previste dalla normativa nazionale. Alle risorse stanziate ogni anno, vanno poi aggiunti i fondi destinati agli accordi di programma che la Regione sigla con le Province per promuovere e sostenere lo sviluppo del patrimonio edilizio scolastico riguardante le strutture sedi di scuole secondarie di secondo grado.

Nell’ultimo decreto per la messa in sicurezza sismica degli edifici scolastici, dei 20 milioni stanziati dal Governo a livello nazionale il Piemonte ha ricevuto 250mila euro, una percentuale talmente esigua da non permettere neanche il completamento di un quarto dei lavori di un singolo edificio scolastico".

Entro il 31 dicembre 2009 tutti gli edifici scolastici dovranno essere adeguati alla normativa vigente in materia di sicurezza, igiene ed eliminazione delle barriere architettoniche.

"A tale scopo, l’anagrafe dell’edilizia scolastica regionale prevista dalla legge nazionale 23, ad oggi in fase di completamento, consentirà di far conoscere e classificare l’immenso patrimonio di edifici scolastici del Piemonte per poter compiere scelte efficaci e procedere alla messa a norma degli stessi sulla base delle priorità e criteri scientificamente e oggettivamente individuati, grazie alla collaborazione degli enti locali.

Ad oggi – continua Pentenero – su 3129 sedi scolastiche, il monitoraggio è stato completato su 2948. Dai primi dati esaminati, risultiamo essere tra le Regioni più virtuose sia in quanto a patrimonio edilizio che a buone pratiche messe in atto".

Fonte: www.regione.piemonte.it

 

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