Politiche della casa: confronto a Trento

Incontro ieri pomeriggio fra il presidente della Provincia autonoma di Trento, accompagnato dal vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, dall’assessore all’urbanistica, dall’assessore alle politiche sociali, i vertici dell’Itea e le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl e Uil. Oggetto dell’incontro, la politica della casa della Provincia sul versante sia delle politiche sociali ed equitative sia su quello del sostegno delle imprese operanti nel settore.

“Abbiamo voluto questo incontro – ha spiegato il presidente – per presentare in maniera sintetica tutte le informazioni generali e gli aggiornamenti relativi agli interventi previsti dall’amministrazione, nella convinzione che ciò rafforzi lo sforzo condiviso che Provincia e sindacati stanno facendo sia sul versante dell’edilizia agevolata sia su quello del contrasto alla crisi.”

Si è parlato innanzitutto del complesso degli interventi di edilizia abitativa pubblica e agevolata.
Il piano straordinario di edilizia agevolata approvato il 17 aprile 2009 prevede interventi per un totale di 207 milioni di euro. Gli investimenti Itea nel periodo 2009-2001 (realizzazione e ristrutturazione di alloggi di edilizia abitativa pubblica e realizzazione di alloggi a canone moderato) ammontano complessivamente a 240 milioni di euro. Gli interventi per l’abbattimento dei canoni degli alloggi locati sul mercato ammontano a 7 milioni di euro.

Sempre sul piano dell’edilizia pubblica, sono già in corso le procedure di realizzazione per 2456 alloggi. Gli alloggi realizzati da Itea a canone moderato nel prossimo triennio saranno 700 (il programma complessivo di Itea prevede la realizzazione complessiva di 1000 alloggi a canone moderato).

Diversi sono gli interventi anticongiunturali, ovvero in estrema sintesi: contributi per interventi finalizzati al risparmio energetico e interventi per il recupero del patrimonio abitativo.

La spesa preventivata da Cassa del Trentino per questa seconda voce in particolare (ristrutturazioni e affini, a cui possono accedere singoli proprietari o condomìni che decidano però congiuntamente di rinunciare al beneficio fiscale statale, pari al 36% o in alcuni casi del 55%, recuperabile in un arco pluriennale) è, secondo le ultime stime, di circa 75 milioni.

A fronte di ciò, si ricorda che il settore delle costruzioni ha registrato una caduta del fatturato del 15% nel primo trimestre e una contrazione sensibile dei livelli occupazionali (oltre il 4,5%): la manovra anticongiunturale ha quindi come obiettivo quello di sostenere un settore della nostra economia che ha un peso particolarmente elevato in Trentino.

Un quadro, come si vede, molto ampio e articolato, a cui hanno dato il loro contributo anche le parti sindacali.[…]

I sindacati, sottolineando il loro apprezzamento per la manovra anticrisi nel suo complesso e il clima positivo venutosi da tempo a creare nelle relazioni fra le parti sindacali e l’amministrazione provinciale, hanno puntualizzato anche alcune osservazioni mosse all’operato della Provincia e già in parte rese pubbliche, relativamente all’opportunità di estendere anche ad interventi anticongiunturali i criteri generali che informano il complesso della legislazione provinciale nel campo dell’edilizia equitativa e i vincoli a cui dovrebbero essere sottoposti i beneficiari di un contributo pubblico (a partirUn ulteriore auspicio riguarda il monitoraggio complessivo delle misure adottate e dei loro effetti sul mercato.

La presidentessa dell’Itea Aida Ruffini ha illustrato alcune misure che la società sta realizzando, a partire dal significativo programma di manutenzione straordinaria, con particolare riferimento agli interventi per il risparmio energetico.

L’assessore alle politiche sociali ha puntualizzato alcune delle linee di intervento della Provincia che tengono conto anche delle osservazioni dei sindacati in merito all’uso dell’Icef, alle franchigie e a altre questioni attinenti alle politiche equitative. […]

Fonte: www.provincia.tn.it

 

 

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