Posa chiosco prefabbricato: quando è necessario il permesso di costruire

Assume ampio rilievo la recente sentenza del TAR Campania (sez. VIII Napoli) 5 maggio 2016 n. 2282 in materia di individuazione del titolo edilizio necessario per la posa di un chiosco prefabbricato.

Secondo i giudici, per l’installazione di tale manufatto utilizzato per la somministrazione di alimenti e bevande è necessario munirsi di permesso di costruire; si deve, infatti, valutare l’opera alla luce della sua obiettiva ed intrinseca destinazione naturale, con la conseguenza che rientrano nella nozione giuridica di “costruzione”, per la quale occorre il permesso di costruire, tutti quei manufatti che, anche se non necessariamente infissi nel suolo e pur semplicemente aderenti a questo, alterino lo stato dei luoghi in modo stabile, non irrilevante e meramente occasionale (in questo senso TAR Calabria, Catanzaro, sez. II, 5 marzo 2015, n. 478).

I manufatti non precari, in quanto funzionali a soddisfare esigenze permanenti, devono ritenersi idonei ad alterare lo stato dei luoghi, con conseguente incremento del carico urbanistico, a nulla rilevando la loro eventuale precarietà strutturale, la rimovibilità della struttura e l’assenza di opere murarie (come, ad esempio, per gazebo o chioschi); in tal senso, la “precarietà” dell’opera, che esonera dall’obbligo del possesso del permesso di costruire, postula un uso specifico e temporalmente limitato del bene, mentre la precarietà dei materiali utilizzati non esclude la destinazione del manufatto al soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti nel tempo, tali per cui lo stesso è riconducibile nell’ipotesi prevista alla lett. e.5) del comma 1 dell’art. 3 del D.P.R. n. 380 del 2001 – che include tra le nuove costruzioni le installazioni di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere che siano usati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, “e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee”.

Per un punto di vista competente in materia di interventi edilizi da esterni (pergolati, pavimentazioni, gazebi, pensiline e simili), con le indicazioni normative e giurisprudenziali per individuare i titoli abilitativi necessari, Maggioli Editore consiglia l’e-book curato da Antonella Mafrica e Mario Petrulli dal titolo Gli interventi edilizi per le opere precarie da esterni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico