Programma 6000 Campanili, arriva la nuova scansione dei finanziamenti

Priorità agli interventi di consolidamento antisismico, alle operazioni volte alla manutenzione del territorio e alla riduzione dell’insidia del rischio idrogeologico: sono i tre punti principali che dovranno circoscrivere e direzionare i criteri di assegnazione dei fondi nell’ambito del Programma 6000 Campanili, il progetto che sta provvedendo a stanziare 100 milioni di euro per l’adeguamento normativo di edifici pubblici esistenti e la messa in sicurezza del territorio, oltre a sviluppare la nuova costruzione di edifici pubblici e la realizzazione e manutenzione di reti viarie e infrastrutture o reti telematiche di NGN e WI-FI nei piccoli comuni (più precisamente quelli che possiedono meno di 5mila abitanti).

La decisione relativa alle priorità è stata approvata dalla Commissione Ambiente della Camera, in base allo scheletro di risoluzione presentato all’interno di una proposta del deputato Pd (e presidente della Commissione Ambiente) Ermete Realacci. L’operazione si inserisce nella più ampia strategia nazionale (che comprende anche la stabilizzazione dell’Ecobonus e il rafforzamento dei contributi per l’edilizia scolastica) per conferire rinnovata inerzia al comparto dell’edilizia nel nostro paese.

Il Programma 6000 Campanili è nato lo scorso anno dopo l’accordo tra Ministero delle infrastrutture e l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, configurandosi come un fondo dedicato ai Comuni più piccoli per la realizzazione di progetti specifici.

Per approfondire leggi l’articolo Decreto del Fare, ecco il Programma ‘6000 Campanili’: un fondo per i piccoli Comuni.

Negli scorsi mesi, successivamente alla definizione della strategia di distribuzione dei cospicui fondi, si erano sollevati dubbi di opportunità sulla corretta scansione degli stessi tra i comuni di piccole dimensioni: il deputato Pd Enrico Borghi aveva denunciato infatti “la totale casualità nella redistribuzione di risorse a scapito totale di ogni logica qualitativa” che non poteva far altro che imporre “una revisione di questa modalità che affida alla roulette il compito di attribuire importanti risorse pubbliche. Se a ciò aggiungiamo – proseguiva Borghi – che sono in arrivo ulteriori dotazioni finanziarie destinate esclusivamente alle regioni del Sud, si fa concreto il rischio che alla casualità e occasionalità si aggiunga anche la sperequazione territoriale”.

Leggi l’articolo 6000 Campanili, è ufficiale: ecco i primi comuni ammessi, su Ediltecnico.it.

Giunge pertanto ora l’invocata definizione delle priorità di distribuzione dei fondi grazie alla risoluzione Realacci. Ecco quindi l’elenco puntuale degli interventi in priorità assoluta all’interno del Programma 6000 Campanili:
– Recupero e riqualificazione degli edifici esistenti.
– Riduzione del rischio idrogeologico.
– Qualificazione e manutenzione del territorio.
– Riqualificazione ed efficientamento energetico.
Messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici (con priorità su scuole ed ospedali).

 

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