Recupero urbanistica ed edilizia in Lombardia

Via libera al recupero dell’area a Zivido a San Giuliano Milanese
L’assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, ha firmato un accordo di programma con l’Amministrazione comunale di S. Giuliano Milanese (Mi) per la realizzazione del “programma integrato di intervento ex albergo in località Zivido”.
Alla sottoscrizione dell’intesa è intervenuto il sindaco di S. Giuliano, Marco Toni.

Il programma integrato di intervento interessa un ambito urbano di 57.410 metri quadri nella zona sud del Comune, fra la statale Emilia e un ambito commerciale-artigianale esistente, ed è finalizzato a riqualificare un’area interessata, tra l’altro, dalla demolizione di un albergo – previsto per i Mondiali di calcio del 1990 e mai concluso – completato solo nelle strutture portanti.

“Proprio un anno fa – ricorda l’assessore Boni – è stato abbattuto l’edificio che avrebbe dovuto essere utilizzato come struttura ricettiva in occasione dei Mondiali di Italia ’90, rimasto per anni del tutto inutilizzato.

La sottoscrizione del programma di oggi conferma, quindi, la necessità e l’importanza di recuperare aree già utilizzate, abbattendo edifici fatiscenti e dismessi, invece di utilizzare nuovi spazi verdi. Anche questo intervento va nella direzione di strappare zone abbandonate e degradate, mettendo a disposizione una serie di nuovi servizi per la comunità locale”.

Gli interventi di riqualificazione prevedono:
– la realizzazione di una nuova stazione del Servizio Ferroviario Regionale lungo la linea Milano – Codogno, in attuazione di quanto previsto dalla Programmazione regionale per il sistema ferroviario metropolitano;
– la ricostruzione di un nuovo edificio, con funzioni ricettivo – alberghiere per 8.500 metri quadrati e di residenziale terziario per 11.300; l’ampliamento delle strutture commerciali esistenti con la realizzazione di un centro commerciale, comprensiva di una grande struttura di vendita;
– la cessione di 50.051 metri quadri per parcheggi pubblici e 10.729 metri quadri di aree a standard; infine, la realizzazione sulla via Emilia di una passerella pedonale di collegamento alla nuova stazione ferroviaria e il completamento di una pista ciclopedonale.

La proposta di Programma integrato di intervento dovrà essere approvata in variante allo strumento urbanistico comunale in quanto prevede un incremento volumetrico delle funzioni previste nel Piano regolatore generale.

Successivamente il Consiglio comunale di S. Giuliano dovrà ratificare il testo dell’accordo di programma, in attesa della approvazione regionale con decreto dell’assessore al Territorio e Urbanistica.
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Via il residence abusivi a Bovezzo, spazio a 48 unità abitative
Dalla demolizione e ricostruzione del Residence Prealpino di Bovezzo si ricaveranno 48 nuove unità abitative.

E’ quanto prevede l’Accordo di Programma che sarà sottoscritto al più presto da Regione Lombardia con i Comuni di Brescia e Bovezzo e l’Aler locale, la cui promozione è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta del presidente Roberto Formigoni, di concerto con l’assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti.

“Con la sottoscrizione del Protocollo di Intesa del febbraio 2007 – ha detto Scotti – abbiamo avviato il processo di sgombero e messa in sicurezza dell’edificio così da risolvere un annoso e grave problema sociale, che ha previsto tra l’altro l’istituzione di un Tavolo di coordinamento presieduto dalla Prefettura.

Poi, la scorsa estate, il programma è entrato nel vivo grazie al completamento dello sgombero, condizione necessaria che avevamo posto per poter stanziare i fondi per il nuovo complesso”.

“Ora, finalmente – ha aggiunto – con l’avvio della procedura di esproprio, il programma è entrato nel vivo. Per questo, come Governo regionale abbiamo promosso un Accordo di Programma che sottoscriveremo a breve e che finanzieremo con 4,5 milioni di euro”.

Obiettivo: realizzare un nuovo complesso di 48 alloggi, gestito dall’Aler di Brescia, che saranno affittati a canone sociale (46) e a canone moderato (12) così da garantire anche quel “mix sociale” che assicura la “non ghettizzazione della zona”.

“In questo modo – ha concluso Scotti – diamo una concreta risposta ad un fabbisogno pregresso di alloggi per il Comune di Brescia e per il suo hinterland, responsabilizzando tutto il territorio e gli Enti che lo governano”.

 Fonte: www.regione.lombardia.it

 

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