Risparmio energetico e fonti rinnovabili in Emilia Romagna

Tre ambiti di intervento e 28 misure specifiche per un vasto programma di risparmio energetico ed accelerazione sul fronte delle rinnovabili. La Giunta del Comune di Ravenna vara il suo Piano energetico ambientale comunale (Peac) approvando il Programma energetico 2008-2009. L’obiettivo di fondo è ridurre i consumi e le emissioni nocive, puntando forte sulle fonti “pulite” e sull’ottenimento della certificazione Emas.

Particolare attenzione viene data alle aree pubbliche con un preciso orientamento verso le rinnovabili per edifici, illuminazione, veicoli. Per questo la programmazione prevede, tra le altre misure, l’installazione di impianti per energie rinnovabile in diverse scuole (come il Polo scolastico Lama Sud, la scuola materna Porto Corsini e la scuola media Ricci Muratori), lo sfruttamento intensivo del teleriscaldamento e la conversione a metano dei veicoli comunali.

Sul fronte dei consumi, si va verso la creazione di un database per raccogliere i dati sul patrimonio edilizio pubblico, necessario per stilare una graduatoria energetica degli edifici e per predisporre una serie di obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica. Un autentico “sistema dinamico di censimento degli edifici”.

Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica, il piano prevede l’impiego di lampade ad alta efficienza e di gruppi di led nei semafori, regolatori di flusso e interruttori crepuscolari.

Per facilitare l’integrazione degli obiettivi di sostenibilità energetica all’interno degli strumenti di pianificazione, il piano comporta l’introduzione nel Regolamento urbanistico edilizio di norme cogenti sui criteri costruttivi, nell’ottica di un generale contenimento del fabbisogno energetico degli edifici, oltre all’obbligo di impiegare fonti rinnovabili e alla previsione di incentivi per il risparmio di energia.

Spazio anche per le biomasse. Gli strumenti urbanistici dovranno infatti essere concepiti in modo tale da incentivare l’installazione di piccoli impianti per l’energia termica.

Ma il Comune si propone anche come centro motore e punto di riferimento per azioni partecipate che mirino alla diffusione del risparmio energetico. Si va quindi dagli incentivi per trasformare i veicoli a benzina in veicoli a metano e Gpl al progetto Pedibus, dal bando “Un mare di qualità” alla costituzione di un gruppo di acquisto per le tecnologie “verdi”, e tanto altro.

Il Comune di Ravenna partecipa poi come partner al progetto MUSEC (Multiplying Sustainable Energy Community), che coinvolge 5 paesi (Italia, Olanda, Germania, Bulgaria e Danimarca).

Tra le proposte, quella di aderire al "Patto dei Sindaci europei per l´energia", un documento con il quale i Comuni si impegnano a ridurre di oltre il 20% le emissioni di CO2 entro il 2020.

Fonte: www.regione.emilia-romagna.it

 

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