Sardegna: acqua grezza per uso irriguo costerà meno della metà

Lo ha deliberato la Giunta regionale dopo la decisione adottata dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino. I costi energetici per il sollevamento dell’acqua nelle reti irrigue dei Consorzi saranno integralmente rimborsati dall’Enas. Confermate le tariffe dell’acqua all’ingrosso fissate nel 2007 per i settori civile ed industriale.

L’acqua grezza per uso irriguo costerà meno della metà rispetto al 2007. Dai 0,015 euro a metro cubo dell’anno scorso, nel 2008 si passerà agli 0,007 euro a metro cubo per tutti i Consorzi di bonifica.

La delibera del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna è stata confermata oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, d’intesa con l’assessore dell’Agricoltura, Francesco Foddis, per quanto concerne gli usi agricoli, stabilendo la nuova articolazione tariffaria per i diversi settori di utenza dell’acqua all’ingrosso.

L’articolazione tariffaria prevede inoltre, sulla base delle norme inserite nella legge finanziaria regionale 2008, che i costi energetici per il sollevamento dell’acqua nelle reti irrigue dei Consorzi saranno integralmente rimborsati dall’Enas, l’ente regionale gestore del sistema idrico multisettoriale. Sono confermate le tariffe dell’acqua all’ingrosso fissate nel 2007 per i settori civile ed industriale, rendendo stabili i provvedimenti di contenimento dei costi già deliberati negli anni scorsi.

La decisione del Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino e della Giunta, rientra nei poteri concessi alla Regione dalla legge regionale 19/2006 e tiene conto delle ripercussioni sociali ed economiche del recupero dei costi a carico delle utenze. Una norma che ridefinisce il nuovo assetto istituzionale e organizzativo del settore della gestione dell’acqua e della pianificazione dei bacini idrografici, nell’ambito dell’applicazione dei princìpi e dei criteri definiti dalla Direttiva 2000/60/CE della Comunità europea, "che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque".

Intanto, sottolineano gli assessori Mannoni e Foddis, "procede fattivamente l’attuazione della stessa legge nell’organizzazione dei servizi idrici nel campo multisettoriale".

Con il passaggio della gestione delle dighe e delle grandi opere di trasporto dai Consorzi ad Enas, il personale prima preposto a quelle funzioni verrà trasferito dai Consorzi al fornitore unico con uno sgravio ulteriore di costi, oltre a quelli energetici. Nel complesso della regione il settore agricolo potrà beneficiare di minori costi pari a circa 8,5 milioni di euro all’anno.

Soddisfatti del provvedimento entrambi gli assessori. "Quelle approvate nel corso dell’ultima seduta dell’Autorità di bacino e dalla Giunta – spiegano – sono tariffe, specie per l’uso irriguo e valide per tutti i Consorzi, che vanno incontro, conseguentemente, alle esigenze dei produttori agricoli che si aspettano servizi migliori a prezzi più competitivi. È importante ricordare come qualche anno fa la situazione fosse molto diversa: nel periodo 1999-2004, il costo medio dell’acqua all’ingrosso per gli usi agricoli del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale valeva mediamente 5,5 centesimi di euro a metro cubo, con forti oscillazioni da un anno all’altro, non essendo il costo legato alla quantità d’acqua fornita".

L’assessore Foddis segnala, inoltre, che quella di domani sarà un’altra giornata importante. "La Commissione Agricoltura del Consiglio regionale dovrebbe approvare definitivamente il Testo unico sulla riforma dei Consorzi di bonifica che, tra le altre novità, prevede la copertura dell’80 per cento delle spese di manutenzione sostenute dai Consorzi stessi".

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fonte: www.regione.sardegna.it

 

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