Sardegna: via libera al polo nautico di Arbatax

La Giunta ha approvato il Programma di infrastrutturazione dell’ex cartiera di Arbatax per la realizzazione di un polo produttivo della nautica. Il finanziamento complessivo è di 12 milioni 350mila euro. Con questi fondi sarà infrastrutturata tutta l’area dell’ex cartiera in funzione della nascita del polo nautico, con servizi tecnici e portuali, strade, ecc.

I 12 milioni si aggiungono ai 17 milioni spesi nell’asta per l’acquisizione delle aree.
In pochi mesi si chiude la vicenda di una delle storiche aree di crisi industriale della Sardegna, un passato ventennale di paralisi attorno a una fabbrica chiusa e a un’area industriale bloccata, e si apre una prospettiva che comincia a diventare realtà produttiva. La delibera della Regione è ciò che la parte pubblica mette di suo nell’accordo che si sta concludendo con Azimut, impresa leader mondiale nella costruzione di imbarcazioni di lusso, che ha annunciato per le prossime ore la firma del contratto con la Regione e, contemporaneamente, la costituzione di una società apposita per il polo produttivo di Arbatax con sede legale a Tortolì, anche questo in attuazione di un impegno chiesto al gruppo privato dal Presidente Soru nelle prime fasi della trattativa.

L’intervento deciso oggi dalla Giunta è così suddiviso:
darsena tecnica: 5 milioni di euro;
viabilità del comparto: 3 milioni 970mila euro;
superfici verde pubblico: 815mila euro;
locali tecnici comprendenti cabina elettrica di trasformazione, locale gruppo antincendio, locale centrale termica, locale centrale frigorifera, locale centrale produzione aria compressa, unità trattamento aria: un milione 250mila euro;
servizi idrici comprendenti acque meteoriche e acque nere, rete distribuzione dell’acqua potabile: 395mila euro;
– gruppo di pompaggio e distribuzione acqua antincendio: 395mila euro;
impianti elettrici di acquisizione dell’energia elettrica a 15.000 Volts e trasformazione in bassa tensione: 525mila euro.

Il sito recentemente è stato acquisito dalla Sarind, società controllata dalla Sfirs. L’area dell’ex cartiera è situata in prossimità della zona portuale e occupa un’area complessiva di 35 ettari. Le strutture esistenti e la loro ubicazione sono solo in parte riadattabili alle nuove finalità produttive che si intendono conseguire.

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Fonte: www.regione.sardegna.it

 

 

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