Sbloccati i fondi UE per le reti Tav

La Commissione Ue ha sbloccato 1,6 miliardi di euro a favore delle grandi reti Tav (Alta velocita` ferroviaria) che interessano l`Italia.

I fondi dovrebbero contribuire alle realizzazioni delle gallerie del Brennero e del Moncenisio, fra Torino e Lione, e ad avviare la preparazione della linea ferroviaria fra Trieste e Divaca.

La notizia è stata annunciata da Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione con delega ai trasporti, che ha firmato a Verona in questi giorni undici provvedimenti di finanziamento durante un summit sulle reti transeuropee dei trasporti.

Durante la conferenza Paolo Costa, presidente della commissione Trasporti del Parlamento europeo, ha sottolineato il sostegno del Parlamento a favore delle reti transeuropee, mentre il coordinatore europeo Karel Van Miert ha evidenziato l`importanza di un approccio coordinato all`attuazione di questi progetti prioritari da un`estremita` all`altra della linea.

Resta il nodo però sui fondi statali, dato che le risorse di Bruxelles coprono il 50% delle spese necessarie per gli studi di fattibilita` e al massimo il 30% del valore dell`opera.

«Serve un impegno forte da parte degli Stati membri – ha detto Tajani -. Mi auguro anche una partecipazione dei privati, grazie alle garanzie che offrira` l`Ue. La rete di garanzie europee sara` rafforzata: abbiamo avviato con il presidente della Banca europea degli investimenti un dialogo per progettare nuovi strumenti finanziari e economici».
"I soldi per le infrastrutture ci sono – ha assicurato Matteoli -. C`e` l`impegno preciso di tutto il Governo".

La questione delle risorse si intreccia con quella della governance e con un conflitto politico che resta acceso. Per Mario Virano, presidente dell`Osservatorio sulla Torino-Lione, Matteoli finalmente «ha dato l`assenso» affinche` i documenti su questa tratta «possano essere liberamente esaminati».

Il dossier presentato sulla Torino-Lione da Roma a Bruxelles sara` quindi illustrato mercoledi` prossimo, alla prossima riunione dell`Osservatorio. Il dossier contiene elementi essenziali a cui dovranno attenersi le imprese impegnate nella realizzazione del progetto.

«Alla prossima riunione ci saremo, visto che sara` possibile esaminare il dossier», ha detto Antonio Ferrentino, presidente della Comunita` Bassa Valle e uno dei leader della protesta anti-Tav.

L`annuncio di Tajani e` stato invece criticato duramente sotto il profilo politico da Vittorio Agnoletto, eurodeputato di Rifondazione comunista-Sinistra europea: «Trasforma in carta straccia le regole dell`Ue e fa prevalere unicamente gli interessi dei grandi potentati economici».

Agnoletto ha messo in evidenza una questione giuridica: «La disponibilita` reale di questi fondi era vincolata alla valutazione d`impatto ambientale, la cosiddetta Via, e a un progetto definitivo: ad oggi non esiste ne` l`uno ne` l`altro, dunque la decisione comunicata da Tajani e` in contrasto con le direttive sulla valutazione d`impatto ambientale e le regole stesse del bando cui l`Italia ha partecipato».

Fonti: www.ance.it e Il Sole 24 Ore

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