Sedici ore di formazione in edilizia
Sedici ore di formazione per migliorare la sicurezza sul lavoro. Ance, Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil hanno presentato nella sede Inail di Roma il sistema di formazione nelle costruzioni disegnato alla luce del nuovo contratto degli edili.
Con una novita` su tutte: l`obbligo di un corso di 16 ore al primo ingresso in cantiere, per combattere gli infortuni. Un fenomeno che, dicono i dati Inail, nei primi quattro mesi del 2008 ha registrato quasi 260mila incidenti, in calo rispetto allo stesso periodo del 2007 dell`1,1 per cento. E proprio il settore costruzioni ha viaggiato al sorprendente ritmo del -10,3 per cento.
«Nessuno potra` entrare in cantiere senza essere passato dalla scuola edile», le parole di Massimo Calzoni, presidente Formedil (l`Ente che si occupa della formazione nell`edilizia) fissano il paletto dal quale muove tutto il nuovo sistema.
Dal prossimo primo gennaio, una volta individuato il nuovo assunto, l`impresa dovra` darne comunicazione alla scuola edile piu` vicina.
In tempi brevi (l`obiettivo e` un corso alla settimana) il lavoratore che prima di allora non e` mai stato in un cantiere ricevera` in due giornate i rudimenti in materia di sicurezza.
I corsi saranno pensati con una serie di concetti facili, comprensibili anche per chi non conosce l`italiano. Alla fine del corso il lavoratore ricevera` un “libretto formativo“, che da quel momento in poi fotografera` le evoluzioni della sua formazione.
L`obiettivo e` migliorare la sicurezza. Ma anche fermare fenomeni come il lavoro nero e il caporalato, rendendo piu` trasparente il sistema delle assunzioni. «Le sedici ore sono un primo passo, qualcosa stiamo combinando, ma non sono del tutto sufficienti».
E` soddisfatto il presidente Ance, Paolo Buzzetti. Pur mantenendo l`attenzione sulle prossime settimane. Quando verranno attivati in 18 scuole in tutta Italia i corsi sperimentali.
Fonti: www.ance.it e Il Sole 24 Ore
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