Sicurezza sul lavoro: quasi 200 morti bianche nei primi 4 mesi del 2014

Sono esattamente 196 le morti sul lavoro registrate nei primi 4 mesi del 2014 in Italia, con una media (elevata) di circa 49 vittime al mese.

I dati sono stati emessi dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati forniti dall’Inail: un bilancio a dir poco drammatico, che spinge gli esperti ingegneri dell’Osservatorio veneto a lanciare un accorato appello al Governo affinché “la sicurezza nei luoghi di lavoro, i percorsi formativi dei lavoratori e la prevenzione entrino a far parte di un progetto concreto volto a ridurre la mortalità, per cancellare i bollettini delle vite spezzate e le tragedie vissute dai familiari delle vittime”.

I settori più colpiti
Il 12,2 % degli incidenti sul lavoro si è verificato nel settore delle attività manifatturiere; al secondo posto, con il 10,7 %, c’è il settore delle costruzioni. A seguire, con il 9,2 %, c’è il settore dei trasporti e magazzinaggi, poi il commercio all’ingrosso e al dettaglio (7,1 %).

Distribuzione geografica
La distribuzione geografica dei dati vede Lombardia (26 decessi sul lavoro), Emilia Romagna (22) e Piemonte (18) con la quota maggiore di decessi: ma se ovviamente si osserva la mappatura in termini assoluti, ossia osservando l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa, si scopre che i risultati peggiori giungono dalla Basilicata (27,8 di parametro reale contro la media nazionale di 8,7), seguita da Marche (14,4), Puglia (13) e Sicilia (12,9).

Per altre notizie provenienti dalle Regioni in materia di sicurezza sul lavoro leggi l’articolo FVG, sicurezza sul lavoro: accordo tra Regione ed Inail per il 2014.

Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 28 (pari al 14,3% del totale), mentre a livello complessivo lavoratori tra i 40 e i 50 anni sono quelli più coinvolti nelle drammatiche vicende.

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