Social Housing, inaugurata a Milano la residenza Cantalupo

Una risposta concreta, e abbordabile, per coloro che cercano una soluzione di locazione temporanea a pochi chilometri da Milano: la residenza Cantalupo, inaugurata dall’assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità, in viale delle Sicilie, a Monza.

La residenza: comfort per tutti
Cento stanze, doppie e singole, fino a 200 posti letto e un costo contenuto (300 e 370 euro) e tanti servizi inclusi (Internet flat, aria condizionata, parcheggio interno, nessuna barriera architettonica, pulizia della stanza, cambio delle lenzuola e bike sharing). La Residenza è nata grazie al Contratto di quartiere finanziato da Regione Lombardia con oltre 1,6 milioni di euro.

Casa e pari opportunità
“Questa struttura – ha detto l’assessore – racchiude in sé entrambe le mie deleghe: Housing sociale e Pari opportunità. E’ dunque per me un grande onore poter tagliare il nastro della residenza, che descrive molto bene ciò che vogliamo fare per rispondere al bisogno di coloro che, da una parte, non possono affacciarsi sul libero mercato e, dall’altra, non possono accedere edilizia pubblica”.

E poi le pari opportunità: la struttura è nata dalla positiva esperienza della Cascina Cantalupo, che le sta a fianco. “Ci avete anticipato – ha scherzato – e ora dobbiamo fare in modo che questa soluzione interessante possa fare scuola”. Nel 2006, infatti, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la Cooperativa sociale Monza 2000 decise di ristrutturare un vecchio cascinale per destinarlo all’accoglienza delle mamme con bimbi in difficoltà. Sono una cinquantina i nuclei sostenuti e condotti, passo passo, all’autonomia.

“Quella dell’assistenza alle donne in difficoltà – ha sottolineato l’assessore – è una delle mie priorità. E quello che oggi ho visto è un caso da replicare ed esportare”.
Oggi la residenza è totalmente occupata da ospiti provenienti da tutta Italia e delle professioni più diverse: lavoratori che hanno bisogno di un posto letto per un determinato periodo di tempo, studenti e parenti di persone ricoverate presso le strutture ospedaliere circostanti.
“Qui – ha concluso l’assessore – ne è nato un mix di condizioni e situazioni diverse, ma che si amalgamano molto bene aiutandosi reciprocamente”. Insomma un vero esempio di mix sociale che funziona.

 

Fonte: Lombardia Notizie

 

 

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