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Expo Milano 2015: la città è un immenso cantiere a cielo aperto
Oltre 30 aziende al lavoro, chilometri di cavi e tubazioni nel sottosuolo: il capoluogo lombardo si prepara al grande evento del prossimo anno

Milano come un cantiere a cielo aperto in attesa dell’Expo 2015: scavi accorpati, tubazioni nel sottosuolo, centinaia di chilometri di cavi che percorrono le viscere della città. La città è in piena fibrillazione per l’evento mondiale che il prossimo anno, ovvero dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, raccoglierà una ampia fetta di mondo.

Al lavoro per completare la costruzione della nuova rete di infrastrutture e servizi ci sono più di 30 aziende, sia pubbliche che private (tra cui Telecom, Terna e Atm). Il Comune di Milano ovviamente sovrintende alla cospicua mole di lavori: da qui all’apertura dell’Esposizione Universale saranno rinnovati e realizzati 62 chilometri di nuove reti idriche e fognarie, 76 chilometri di rete per l’elettricità, 36 chilometri per il gas, 19 per il teleriscaldamento e 10 per la nuova rete tramviaria. E grande attenzione si sta prestando in questi giorni all’abbattimento delle barriere architettoniche.

L’Assessorato ai lavori pubblici gestirà con attenzione il dimezzamento del numero dei cantieri, attraverso quello che viene definito “scavo madre”, ovverosia il raggruppamento di più interventi della stessa zona in un unico cantiere stradale: e va sottolineato che tutti gli interventi nel sottosuolo e quelli inerenti al ripristino delle carreggiate saranno a cura e a spese delle società erogatrici di servizi, pertanto a costo zero per il Comune.

L’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Milano Carmela Rozza ha rassicurato i cittadini della metropoli lombarda in merito ai disagi cagionati al traffico in questi mesi di febbrile preparazione all’Expo: “Ci scusiamo con i cittadini: il Comune è impegnato fin d’ora per ridurre gli inconvenienti al minimo possibile. Sono lavori che devono essere realizzati prima dell’evento del prossimo anno, in modo da realizzare una nuova e più moderna rete di infrastrutture capace di compensare i sacrifici dei prossimi mesi ed evitare l’ulteriore apertura di nuovi cantieri nei prossimi anni.

Rassicurazioni e buoni propositi che i cittadini di Milano si augurano essere veritieri. Intanto il conto alla rovescia verso il grande evento continua, in quello che potrebbe divenire un efficace volano per l’economia lombarda ed italiana.

 


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